“E’ una giornata davvero triste, Paolo era un uomo solare, una persona spiritosa, divertente, sempre pronto alla battuta. Abbiamo condiviso momenti storici, clamorosi, come la vittoria del Mondiale: senza i suoi gol non saremmo mai arrivati a quel traguardo”. E’ questo il ricordo sentito di Paolo Rossi, morto a 64 anni per via di un male incurabile, da parte di Ciccio Graziani, storico compagno con la maglia della Nazionale. L’ex bomber del Torino ricorda anche lo scandalo calcioscommesse che toccò anche Pablito: “Visse malissimo la vicenda del calcioscommesse, c’ha sempre raccontato che quel processo era tutto una farsa, che non partecipò mai a nessuna combine, si dichiarava sempre innocente. Era una ragazzo serio, gioioso, noi gli abbiamo sempre creduto, perché intimamente dimostrava una lealtà straordinaria. Mai una polemica, mai una discussione, mai una presa di posizione scorretta o irriguardosa, è sempre stato corretto ed educato con tutti”.
Graziani lancia anche un appello alle figure istituzionali affinché venga indetto il lutto nazionale: “Mi auguro il Presidente Mattarella, o il presidente Conte, possano indire il lutto nazionale come successo per Maradona in Argentina, perché Paolo se lo merita. Lui e Zoff sono le immagini, l’emblema della vittoria del mondiale in Spagna. Bruno Conti è stato in assoluto il miglior calciatore del Mondiale, quello che ha reso di più e ha divertito di più, ma Paolo Rossi se vai in qualsiasi posto del Mondo viene ricordato come simbolo di quella vittoria”.