Serie A

Milan, Tonali: “Pioli è il nostro capogruppo. Giocare nella mia squadra del cuore è bellissimo”

Tifosi Milan - Foto Antonio Fraioli

Pioli è il nostro capogruppo. È la prima persona che ci sta indicando la strada giusta, noi lo stiamo seguendo tutti quanti insieme. Si può stare anche ore a parlare con lui, riesce a spiegarti tutto. Lui è aperto con noi e siamo felici di avere un allenatore del genere. Quando si gioca così, più che una rinascita è una nascita. Così Sandro Tonali, centrocampista del Milan, ha parlato del tecnico rossonero Stefano Pioli ai microfoni di Sky Sport. “I primi sei mesi al Milan? L’inizio non è stato semplice, arrivavo da un mese di inattività dopo la vacanza e quindi è stato difficile riprendere a giocare, soprattutto in una nuova squadra. C’è voluto tempo, ho trascorso un paio di settimane o il primo mese per ambientarmi. Ma una volta che conosci i ritmi, i compagni, l’allenatore e lo staff, diventa semplice andare avanti in un gruppo del genere – ha spiegato Tonali, grande tifoso del Milan fin da bambino – Il bambino che sognava questa maglia è sempre dentro di me, però è giusto che adesso io pensi solo ad essere un giocatore del Milan. Penso al Milan, da giocatore e da tifoso. Quando fai il calciatore, giochi con amore perché è la tua passione. In più giocare nel Milan, che è la tua squadra del cuore, è una cosa bellissima. Queste cose vanno tenute in considerazione perché è la squadra che ho sempre avuto dentro di me per tutta la mia vita”.

In merito al rendimento del club in questo avvio di stagione, ha dichiarato: “Un Milan così non si vedeva da tanto tempo. Fa piacere essere parte di questa squadra e continuare a vincere e soprattutto convincere. I numeri sono incredibili, non perdiamo da marzo e fare questi risultati in Serie A è ‘tanta roba’. Il Milan è speciale, qui non puoi trovarti male: non è mai successo a nessun giocatore di trovarsi male in questa società. È diverso perché le persone che ci sono, che ti seguono e che ti stanno vicino sono tutte persone umili. Quali sono le nostre ambizioni? L’ambizione non credo cresca sempre di più perché è già alta. È normale che dopo tanti risultati come quelli che stiamo facendo, si possa credere di arrivare a determinati obiettivi. E sai di non poterti porre degli obiettivi precisi, perché li puoi stravolgere. Ad esempio l’obiettivo di non perdere, come stiamo facendo adesso, deve durare il più a lungo possibile. Non stiamo tornando il Milan di una volta, ma stiamo comunque dimostrando di essere il Milan”, ha proseguito. Infine Tonali ha ricordato un aneddoto di quando era bambino in cui scrisse una lettera a Santa Lucia, chiedendo di ricevere un dono un completino del Milan: “La lettera a Santa Lucia la farò come ogni anno, la dovrei fare già in questi giorni perché è il momento. Non so quello che scriverò, ma Santa Lucia mi ha già ascoltato e mi ha già dato tanto. Non mi ha dato soltanto il completino, mi ha dato tutto il Milan quindi non pretendo molto da lei quest’anno”, ha concluso.

SportFace