Champions League

Juventus da sogno al Camp Nou, il Barcellona affonda: Ronaldo cancella Messi

Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo - Foto Antonio Fraioli

Serviva una partita perfetta, una prestazione di spessore, maturità e ben lontana da quella che per larghi tratti si è vista contro il Torino e più volte in campionato. Serviva, soprattutto, una vittoria larga della Juventus. Lo 0-3 senza appello del Camp Nou è questo, ma non solo. E’ la dimostrazione che il progetto Pirlo non è ancora nulla di definito, ma semplicemente un work in progress di cui nessuno può al momento ipotizzare quale sarà il risultato finale. Il risultato di stasera, invece, è rotondo e chiaro e vale un (forse) insperato primo posto nel girone di Champions League. Il Barcellona, pur con le sue enormi difficoltà, le assenze e un Messi ombra di se stesso e decisamente sfiduciato – nonostante risulti pur sempre il migliore dei suoi – non perdeva in casa da tempo immemore e viene preso a schiaffi da una squadra, quella bianconera, che in una notte sembra ritrovare tutto quello che fin qui le era mancato in tre mesi.

UMILE E PENSANTE – Sembra la miglior versione della Juve “europea” di Allegri, quella capace di ribaltare risultati proibitivi nel giro di poche settimane. Tottenham, (quasi) Real Madrid, Atletico… c’è del dejavu in quello che è successo stasera. Non bastava la vittoria, che già sul campo dei catalani è una sorta di tabù, serviva anche un punteggio molto pesante. E al 52′ è già 0-3, frutto di un’interpretazione da applausi dei ragazzi di Pirlo, che manda in campo una squadra umile e quadrata, ma soprattutto pensante, e ne coglie subito i frutti.

STAVOLTA CR7 C’E’ – Lo fa con Ronaldo, che dal dischetto si dimostra impeccabile per due volte, e con McKennie ancora galvanizzato dal derby. Lo 0-2 dell’andata era risultato indigesto a tutto l’ambiente: il torello blaugrana, la sconfitta casalinga, il girone che si complicava. In un mese e poco più si è ribaltata tutta una prospettiva e, soprattutto, quella sera Ronaldo era a casa, in isolamento per colpa del coronavirus, mentre stasera cancella l’eterno rivale Messi prendendosi tutte le luci dei riflettori. Due gol su rigore, la mentalità giusta trasferita alla squadra, il lusso di rientrare fino alla propria area di rigore proprio per fermare con spavalderia la Pulce. La vittoria, però, è del gruppo: di un Bonucci impeccabile, di Buffon che a 42 anni mantiene la porta inviolata e compie qualche bell’intervento, e soprattutto di Andrea Pirlo che potrebbe aver trovato la svolta della stagione bianconera e della propria carriera.

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