Per una partita che negli ultimi due appuntamenti ha regalato un 4-2 a testa, uno 0-0 al 90′ è quantomeno una notizia. Ma Roma-Sassuolo, nonostante le porte inviolate, ha saputo regalare il solito carico di spettacolo, occasioni e carico agonistico. Per Fonseca e De Zerbi il fischio finale è carico di rimpianti e delusioni per motivi diversi. La Roma avrebbe meritato i tre punti nonostante l’inferiorità numerica dal 40′ per una doppia ammonizione di Pedro: severo il primo giallo, ingenuo il veterano classe 1987 sul secondo intervento. Ma la Roma fedele ai dettami provocato di Liedholm (“Si gioca meglio che in dieci”) e anche memore dell’esperienza contro la Juventus (dominante all’Olimpico contro i giallorossi dall’espulsione di Rabiot in poi), la squadra di Fonseca fa il suo gioco e sfiora più volte il vantaggio del Sassuolo. All’Olimpico spicca (in negativo) la prestazione di Maresca. L’unica decisione veramente corretta, oltre al rosso a Pedro, è la mancata convalida del gol di Mkhitaryan ma il merito è tutto del Var che richiama l’arbitro a correggere l’iniziale decisione: Maresca è ad un passo dal contatto ma concede il gol ed evidenzia ancora una volta i vantaggi della tecnologia.
Una tecnologia che però non corregge l’arbitro in occasione di due interventi del secondo tempo: prima il mancato rosso ad Obiang per un intervento che costringe Pellegrini ad uscire, poi per un rigore non concesso per un tocco col braccio di Ayhan in area. Nel complesso, però, Roma e Sassuolo in un punto che non accontenta nessuno, possono trovare qualche nota positiva. Il Sassuolo alla decima giornata trova il diciannovesimo punto, mai così tanti da quando è in Serie A. La Roma ha la reazione che sperava dopo il passo falso di Napoli ma continua a guadagnare pochi punti (3) negli scontri diretti. Ma la prestazione c’è stata ed è più che convincente. In particolare, Fonseca può godersi un Karsdorp ritrovato oltre alla conferma di Spinazzola così come l’expoit sempre più nitido di Villar in coppia con un Pellegrini che ha sbagliato solo una giocata, quella più pesante a tu per tu con Pegolo. Nella partita del 7 giallorosso il riassunto della domenica romanista: bella prova, tanti rimpianti.