La diciannovenne stella della ginnastica ritmica, Yana Kudryatseva, ha confermato ufficialmente il proprio ritiro dalle competizioni: la russa, classe ’97, pone fine a una delle carriere più brevi ma entusiasmanti nella storia di questo sport.
Figlia del nuotatore olimpico Aleksey Kudryavtsev, la moscovita aveva cominciato a praticare il nuoto all’età di tre anni: un amico di famiglia, all’epoca, consigliò di aggiungere la ginnastica ritmica per migliorare la postura e la flessibilità dell’atleta. Yana finì per sostituire del tutto la piscina con la palestra: mai scelta fu più azzeccata. Ha vinto quasi ogni competizione a cui ha preso parte nell’ultimo ciclo olimpico, ha ottenuto ben sedici medaglie a livello mondiale, compresi tre titoli consecutivi All-around e innumerevoli ori nel circuito mondiale. L’unico “neo”, se così possiamo chiamarlo, l’argento agli ultimi Giochi olimpici di Rio, quando a raggiungere il gradino più alto del podio è stata l’amica e compagna di squadra Margarita Mamun.
Soprannominata “l’angelo con le ali di ferro”, per il suo aspetto dedicato ma lo spirito competitivo, nel 2013 si era presentata alla scena internazionale come l’erede di Evgeniya Kanaeva, medaglia d’oro a Londra nel 2012: presto riuscì a dimostrare di che pasta era fatta, conquistando l’oro al suo debutto nei campionati Mondiali di Kiev, diventando l’atleta più giovane di sempre a vincere il titolo All-Around, davanti a Ganna Rizatdinova e Melitina Staniouta.