“Mihajlović si era ammalato. Parlammo e mi chiese di andare a Bologna e gli risposi che lo avrei fatto gratis. Poi gli dissi: ‘Sarò onesto: non vedrai lo stesso Zlatan di dieci anni fa, quello che eri abituato a vedere quando giocavo in Italia. Sono completamente diverso. Poi però vidi il Milan perdere a Bergamo, una sconfitta vergognosa. Abbiamo cominciato a sentirci e ho iniziato ad avvertire l’adrenalina“. A margine della consegna del Pallone d’Oro svedese, Zlatan Ibrahimovic ha parlato anche della sua scelta di tornare al Milan. “Per affrontare le giornate al meglio devi far pompare l’adrenalina, devi sentirti motivato. Mi sono chiesto dove sarei stato più utile, la risposta di Mino è stata ‘al Milan’. ‘Solo tu puoi far tornare il Milan quello di tanti anni fa’ – ha spiegato Ibra -. Nella mia testa avevo una visione: era una situazione difficile ma non impossibile, una sfida sicuramente complicata. Dicevano che avevo 39 anni e che tutti quelli che erano tornati in rossonero avevano fallito. Io risposi che ce l’avrei fatta perché non ho mai perso la mia passione“. E ancora: “I primi sei mesi sono stati difficili: non sapevamo se sarebbe rimasto l’allenatore, non sapevo se sarei rimasto io. Il club voleva cambiare filosofia e linee guida, la squadra era stata condannata prima di avere la possibilità di continuare a ottenere i risultati. Ma è così che abbiamo cominciato la scalata e oggi siamo più forti“.
Ibrahimovic: “Il Milan aveva bisogno di me, la sconfitta contro l’Atalanta fu vergognosa”
Zlatan Ibrahimovic - Foto Doha Stadium Plus Qatar - CC-BY-2.0