La Premier League non smette di sorprendere e regala un’altra serata scoppiettante ai tifosi del Leicester. La squadra di Claudio Ranieri ha battuto per 1-0 il Newcastle United di Rafa Benitez – al debutto – grazie alla rete di Shinji Okazaki, riconfermandosi capolista con 5 punti di vantaggio sul Tottenham. A otto giornate dalla fine del campionato la lotta scudetto è ancora aperta, il favorito resta il Leicester ma, un po’ per scaramanzia, un po’ per dimessa modestia, le Foxes non si sbilanciano e continuano a lavorare a testa bassa, non si lasciano andare a dichiarazioni affrettate e vivono il momento d’oro con estrema lucidità, senza concedersi alcun tipo di distrazione.
Quest’atteggiamento freddo e analitico, di fronte alla possibilità di vincere per la prima volta il titolo, si combina con quello gioioso e raggiante di un gruppo di ragazzi che vive ad occhi aperti il sogno di un fanciullo qualsiasi che ha calcato il manto erboso di un campetto. Il calcio è “roba da uomini”, eppure il Leicester ha messo un po’ di romanticismo nel pallone; in un sistema fatto di società, soldi, sponsor, introiti e stipendi da capogiro, la favola dei biancoblù ridà speranza e mostra la grande bellezza delle piccole realtà. Vardy, uomo-simbolo di questa fantastica squadra, è un esempio per tutti i giovani calciatori: sconosciuto ai più fino a qualche anno fa, si è fatto le ossa e, da dilettante, è arrivato al campionato di massima serie, segnando 19 reti in questa stagione.
Il “campionato pazzo”, come ama definirlo Ranieri, ha certamente contribuito alla realizzazione di questo splendido e faticoso cammino: le big della Premier vivono un momento critico. Il Chelsea, dopo la vittoria del campionato 14-15, si ritrova a fare i conti con una stagione fallimentare, nel girone d’andata la squadra è colata a picco, finendo in zona retrocessione; dopo l’esonero di Mourinho ha ricominciato la scalata, solo parzialmente riuscita. Tra la gestione di Sir Alex Ferguson e quella di Louis van Gaal, passando per il traghettatore Moyes, il Manchester United è crollato in mille pezzi. L’olandese è nell’occhio del ciclone e rischia seriamente l’esonero, ha preteso nomi grossi in squadra e obbligato la società a spendere cifre esorbitanti, ottenendo davvero poco: in meno di 2 anni sono 350 i milioni messi sul piatto dal club per acquisti che non hanno fruttato i risultati sperati.
Il Liverpool di Klopp sta crescendo e sono visibili margini di miglioramento, ma la crisi ha investito anche i Reds che attualmente, in classifica, non occupano nemmeno una posizione utile per l’Europa League. Il City, dopo un avvio turbolento, sembra aver scongiurato il momentaccio e continua a lottare per un piazzamento alto; anche in Champions League prosegue la marcia trionfale ipotecando i quarti di finale e strappando un sorriso a Pellegrini. L’Arsenal occupa il terzo gradino del podio ma non può ritenersi certamente soddisfatto: buttato fuori agli ottavi di finale in Champions League ed escluso dalle coppe nazionali, Wenger dovrà tirare le somme di questa stagione fatta di alti e bassi e decidere del proprio futuro, probabilmente lontano dai Gunners.
Ma la lotta a due per la testa della classifica vede protagonista, oltre al Leicester, il sorprendente Tottenham. Gli Spurs, dopo aver messo ko la Fiorentina eliminandola dall’Europa League, hanno dovuto fare i conti con il Borussia Dortmund che ha affondato gli inglesi con un netto 3-0 negli ottavi di finale. In campionato, però, la fortuna gira dalla parte della formazione di Pochettino che si contende il titolo con le Foxes. Nonostante i 5 punti di vantaggio, il Tottenham alza l’asticella e resta in scia, mettendo pressione agli uomini di Ranieri che, infatti, continua a considerarli i favoriti.
Il calendario non toglie suspense al confronto a due: il Leicester dovrà affrontare, fino alla fine della stagione, 4 gare casalinghe e 4 fuori. Non sarà semplice affrontare il West Ham, Manchester United e il Chelsea; potrà respirare, invece, con il Crystal Palace, Southampton, l’Everton e lo Swansea di Guidolin. Anche il Tottenham avrà la sua gatta da pelare: Liverpool e Chelsea in trasferta, Manchester United in casa. Entrambe le squadre vivono un momento unico e possono dimostrare quanto sia importante essere Davide e non Golia, perché la fermezza d’animo è un elemento fondamentale per giungere alla vittoria di una battaglia. Il Leicester è favorito, ma il Tottenham non vuole mollare.
LA VOLATA PER LA PREMIER
LEICESTER 63 punti |
TOTTENHAM 58 punti |
ARSENAL* 52 punti |
MANCHESTER CITY* 51 punti |
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31ª giornata 19-20 marzo |
CRYSTAL PALACE | Bournemouth | EVERTON | Manchester United |
32ª giornata 2-3 aprile |
Southampton | LIVERPOOL | Watford | BOURNEMOUTH |
33ª giornata 9-10 aprile |
SUNDERLAND | Manchester United | WEST HAM | West Bromwich |
34ª giornata 16-18 aprile |
West Ham | STOKE CITY | Crystal Palace | CHELSEA |
35ª giornata 23-25 aprile |
Swansea | West Bromwich | SUNDERLAND | Stoke City |
36ª giornata 30 aprile-02 maggio |
MANCHESTER UNITED | CHELSEA | Norwich | SOUTHAMPTON |
37ª giornata 7 maggio |
Everton | Southampton | MANCHESTER CITY | Arsenal |
38ª giornata 15 maggio |
CHELSEA | NEWCASTLE | Aston Villa | SWANSEA |
*una partita in meno: l’Arsenal deve recuperare la sfida casalinga contro il West Bromwich Albion, il Manchester City deve recuperare la partita esterna contro il Newcastle.
Legenda: in MAIUSCOLO le gare in trasferta.