“Non abbiamo potuto presentare prima questi ragazzi per motivi che sono chiari, ora ne rimangono due, forse ne abbiamo presi troppi (ride, ndr). Siamo contenti di presentarli, sono qui con noi, stanno entrando a pieno regime e abbiamo grande fiducia in tutto il gruppo e in questi due giovani che siamo convinti potranno darci una mano e soddisfazioni. Sono a vostra disposizione, do il benvenuto ai ragazzi: devono comportarsi bene e il resto sarà il campo a far vedere le loro qualità“. Queste le dichiarazioni del ds del Parma, Marcello Carli, durante la conferenza stampa di presentazioni di Maxime Busi e Juan Francisco Brunetta. “E’ normale che ci siano difficoltà, noi siamo come gli altri e io dico di non piangersi addosso e le difficoltà ci sono per tutti. Noi siamo stati atipici perché venivamo da un cambiamento totale, e questo cambiamento totale, farlo senza giocatori, diventa impossibile -ha proseguito il direttore sportivo – Avere il gruppo al completo, abbiamo fatto due allenamenti la scorsa settimana con tutta la squadra e la sensazione è stata bella, vedere i ritmi che si alzavano. Il problema è proprio l’allenamento, perché quando hai 24-25 ragazzi che fanno allenamento viene un livello altissimo e la crescita è immediata. Mi spiace per Busi, l’abbiamo seguito tanto con una società rognosa, è stata una trattativa lunga. Lui ha avuto questo problema in Coppa, prima che finisse il mercato, un problema che ci ha messo in difficoltà però pensando a età e in lungo siamo riusciti nell’ultimo giorno a prenderlo ugualmente nonostante sapevamo avesse questo stiramento. Sta reagendo bene, fa benissimo a dire che non sa quando rientra e crediamo possa tornare a disposizione per la partita con la Roma o dopo, ci dà sensazioni positive”.
In merito al bilancio del suo Parma che fino a questo momento ha conquistato solo sei punti in campionato, Carli resta cauto: “Bilanci non ne faccio, se siamo stati bravi non lo so, io so che siamo un gruppo con grandissimi margini di miglioramento. I punti che abbiamo li teniamo, sono giusti per quanto espresso. Non vengo a dire abbiamo sei punti perché o per come, li abbiamo perché li abbiamo meritati. Il nostro obiettivo è chiaro, con il presidente ci siamo confrontati tanto, per noi è fondamentale la salvezza, perché salvandoci potremo avere un futuro importante fatto di programmazione e di ragazzi che sono destinati a crescere. Vedo ragazzi che l’anno scorso in difficoltà fanno partite straordinarie, come il Milan e Leao. Sappiamo che coi ragazzi ci vuole tempo, ma non deve essere un alibi. Brunetta è arrivato e ha avuto il Covid che per quindici giorni ce lo ha tolto. Abbiamo margini di miglioramento importanti, se saremo stati bravi lo vedremo a fine anno. E con il gruppo al completo non ho paura di nessuno“. Per quanto riguarda il tecnico Liverani, ha aggiunto: “Il mister sta vivendo con grande passione, questo è il suo modo per aiutarli e in ogni modo ci prova, anche urlandogli nelle orecchie, sempre in modo per aiutarli, non per porsi in maniera di criticare. Lui in testa ha una cosa e vuole portarla avanti. Ho visto un allenatore positivo, che non si è lamentato di nulla e quando siamo partiti per Udine avevamo otto casi Covid e nessuno ha mai pensato di non partire, non vogliamo avere alibi e anche se fossimo in dieci partiremmo comunque. Liverani non si piange addosso, sa che non è stata la situazione migliore ma non è stupido, vede che si può migliorare e noi dobbiamo solo andare in campo e fare un grande allenamento: questa è la strada per crescere. Il Covid c’è per tutti, dobbiamo trasmettere positività alla gente, perché si gioca a calcio per questo altrimenti chiudiamo tutto. Il Mister è stato molto intelligente, quando ha capito che serviva concretezza per dare forza ai ragazzi lo ha fatto, e ha mostrato di essere intelligente. Il tempo dirà come avremo lavorato, e ho grande fiducia“, ha concluso.