La Corte d’Appello della Figc ha spiegato le motivazioni per le quali ha respinto il ricorso della Roma in merito al 3-0 a tavolino subito nella gara contro l’Hellas Verona. La Corte dichiara che il ricorso “è infondato“, poichè la stessa società giallorossa “ha ammesso la violazione delle disposizioni di cui al C.U. n. 83/A del 20.11.2014 non avendo inserito il calciatore Diawara nell’elenco dei 25 giocatori, inviato a mezzo PEC alla Lega il 14.9.2020. L‘utilizzo in una gara di campionato di un calciatore non inserito nell’elenco dei 25 calciatori comporta, per la società responsabile, la sanzione della perdita della gara. Trattasi di un evento grave e la sanzione deve essere considerata usuale nonchè espressamente prevista dall’ordinamento sportivo, senza la possibilità di graduazione della pena prevista né dal Giudice Sportivo nè da questa Corte. Non può, peraltro, giovare alla società reclamante (la Roma, ndr) il richiamo all’istituto dell’errore né al principio di buona fede“.
Roma, Corte d’Appello Figc: “Ricorso infondato”
Amadou Diawara, AS Roma - Foto Antonio Fraioli