L’attaccante della Juventus Alvaro Morata ha concesso una lunga intervista a “El Partidazo de COPE“, toccando vari temi tra cui i motivi che lo hanno spinto a ritornare in bianconero: “In quel momento era la scelta migliore. Avevo bisogno di giocare ed era ormai troppo tempo che non restavo in campo più di settanta minuti per sei partite di fila. Gol in fuorigioco? Tanti in poco tempo. Contro il Barcellona ho giocato bene, ma purtroppo in molti si sono fossilizzati solo sui fuorigioco. In occasione del terzo gol, Busquets mi ha addirittura detto che pensava fosse regolare“.
Lo spagnolo ha poi parlato della sua fede calcistica e in generale dell’Atletico Madrid: “Fin da piccolo ho sempre tifato per l’Atletico e sarà così per sempre. Ribadisco che non sono mai stato male lì, anzi auguro il meglio a Simeone e chissà che un giorno non indosserò nuovamente quella maglia. Gli auguro di vincere il campionato, anche se mia moglie è stanca di vedermi festeggiare quando segnano“. Infine, Morata ha espresso un desiderio: “Mi piacerebbe chiudere la carriera con la maglia del Getafe. Quando ero ragazzo mi hanno accolto ed hanno contribuito significativamente a farmi diventare il giocatore che sono. Inoltre il presidente è un mio amico, perciò sarebbe bello ritirarmi lì“.