Roberto Antonini ha concesso una lunga intervista al direttore Alessandro Nizegorodcew, al fine di illustrare il percorso di crescita di Luca Nardi, nuova stella del tennis azzurro e sportivamente sotto le sue veci. Il coach italiano ha esplicitato le fasi cruciali della propria carriera, iniziata a Pesaro e maturata in Asia, per poi focalizzarsi sulle caratteristiche specifiche e sugli spunti potenziali di Nardi, in evidenza recentemente ad Anversa e a Parma. Antonini ha mostrato di credere particolarmente nel talento del classe 2003 toscano, acerbo ma consapevole delle proprie abilità, imperfetto ma lodevolmente concentrato sui miglioramenti da poter applicare al proprio tennis energico. Di seguito i momenti salienti dell’intervista, al termine dei quali vi è il video integrale.
INIZI ED EVOLUZIONE DI CARRIERA – “Ho iniziato a lavorare a 19 anni, in una scuola tennis di Pesaro. Sono entrato nel professionismo a 25 anni al fianco di Davide Sanguinetti, lui aveva bisogno di una figura che gli stesse vicino e ho avuto una grande possibilità nel circuito: da quel momento, ho capito potesse essere il mio percorso. Sono riuscito ad entrare in un’accademia in Cina e ho allenato parecchi giocatori, tra i quali Yen-Hsun Lu, Shahar Peer e Saisai Zheng, per poi arrivare a Zarina Diyas. Dopo tanti anni all’estero, si è aperta l’opportunità di lavorare con Luca Nardi: ci conosciamo da sempre ed è stato quasi un processo naturale. Ho intrapreso questa nuova avventura dopo tanti anni all’estero, era arrivato il momento di tornare a casa“.
CARATTERISTICHE DI NARDI – “Luca ha una sensibilità fuori dal comune, è un bravissimo ragazzo, fattori davvero importanti. A livello juniores è stato uno dei più forti, lavoriamo molto su servizio e risposta, perché avevo seguito le sue partite e avevo notato percentuali basse alla battuta. Lui è un giocatore a tutto campo, stiamo lavorando molto sul diritto e secondo me dovrebbe puntar molto su questo colpo, ha una grande esplosività con questo fondamentale. Luca deve inoltre lavorare sul gioco di volo, può far tutto e può migliorare su vari aspetti: sarà importante dargli delle basi solide su tutti i colpi, bisogna concentrarsi sull’equilibrio. Nardi ha grandi potenzialità, è incredibile come si adatti velocemente a ritmi elevatissimi, con grande facilità“.
CHALLENGER DI PARMA, ZEPPIERI E CRESSY – “Al primo turno contro Zeppieri, al Challenger di Parma, non ha performato incredibilmente, ma sono contento perché ha vinto una partita in cui le sensazioni non erano perfette, ha lottato e non ha mollato. Il servizio è stato fondamentale contro Zeppieri, perché ha avuto alcune difficoltà dalla parte del dritto, non sentiva la palla nel migliore dei modi: sono stato contento per il suo atteggiamento in campo. Nel secondo turno abbiamo incontrato un giocatore che serviva su velocità elevatissime (Maxime Cressy, ndr), Luca aveva una pressione incredibile in risposta, ma nonostante alcune imperfezioni è stato bravo. Nel secondo set abbiamo avuto un set point sul 6-5, che l’avversario ha annullato con una prima a 226 km/h. Devo dire che giocare contro questo tipo di tennisti è importante, fa comprendere come 2/3 colpi possano cambiare le sorti di un parziale. Questa è stata un’esperienza importante, Luca era amareggiato dopo la sconfitta e sentiva che potesse farcela, Cressy vale top 100 indoor“.
L’intervista video completa, di circa 25 minuti, è disponibile sul canale del direttore Alessandro Nizegorodcew, per il quale è necessario sottoscrivere un abbonamento di 3 euro al mese, per poter usufruire di contenuti esclusivi concernenti il mondo del tennis. Trovate tutto a questo link: https://www.patreon.com/posts/43640609