“Sono un grandissimo fan della Formula 1 e, soprattutto, della Ferrari sin da bambino”. Sono queste le parole di Louis Camilleri all’interno di una lunghissima intervista concessa alla Gazzetta dello Sport. Camilleri, ad della Ferrari, è pronto a rivivere il Gran Premio di Imola dopo tanti anni di assenza dal calendario: “Sebbene mi ricordi bene il duello fra Villeneuve e Pironi nel 1982 e molte delle vittorie di Michael, il Gran Premio di Imola che più mi è rimasto in mente è quello del 1994, l’anno caratterizzato dal tragico incidente in cui perse la vita Ayrton Senna. Le corse possono generare emozioni grandissime, sia in positivo che in negativo. Aver perso un incredibile talento e una persona straordinaria come Ayrton, che ho incontrato numerose volte, ancora oggi mi rende triste”. Di seguito le dichiarazioni complete dell’amministratore delegato:
SUL PATTO DELLA CONCORDIA – “II punto fondamentale è aver assicurato il futuro a lungo termine e la sostenibilità economica per i partecipanti alla Formula 1. E’ importante sottolineare che tutte le parti coinvolte hanno trovato un accordo perché abbiamo tutti a cuore lo stesso interesse: rendere la Formula 1 sempre più attraente, spettacolare ed economicamente sostenibile, mantenendone al tempo stesso lo status di competizione automobilistica più importante e tecnologicamente avanzata che esista al mondo. Come Ferrari, siamo inoltre lieti che il Patto della Concordia riconosca il nostro ruolo in questo sport: passato, presente e futuro”.
SU DOMENICALI – “E’ la persona ideale per portare la Formula 1 a un livello più alto e raggiungere gli obiettivi stabiliti nel Patto della Concordia. Ho grande fiducia che saprà affrontare le prossime sfide nella maniera migliore. Insieme alla Fia sarà il custode di quel dna della F1 fatto di innovazione tecnologica, spettacolo, sostenibilità ambientale e finanziaria per tutti i partecipanti”.
SULLA MERCEDES – “Un avversario formidabile: chapeau per i loro ben meritati risultati. Non siamo ovviamente felici di dove siamo adesso ma sono fermamente convinto che abbiamo tutti gli ingredienti necessari per tornare dove ci compete. Purtroppo, non accadrà immediatamente: in F1 ci vuole tempo per guadagnare tempo. Il tempo è il vero nemico contro cui combattiamo, notte e giorno. Loro hanno iniziato l’era ibrida con un netto vantaggio competitivo e lo hanno mantenuto. Hanno il talento e le risorse ma per me gli elementi fondamentali del loro successo, che purtroppo a noi finora sono mancati, sono la stabilità e la serenità di cui hanno goduto, che fortificano lo spirito di squadra e la creatività. Per ottenere i risultati che hanno raggiunto ci vuole più della tecnologia: in ultima analisi, è fondamentale la cultura che permea l’intera organizzazione, dalla base sino al vertice”.
SU COME ACCORCIARE IL GAP – “Abbiamo bisogno di coraggio, risolutezza e creatività per essere migliori dei nostri rivali e ho piena fiducia negli uomini e nelle donne della Scuderia. La diagnosi è la chiave per una cura efficace. Siamo consapevoli di ciò di cui abbiamo bisogno per migliorare. Abbiamo il talento e la struttura e stiamo investendo negli strumenti e nelle risorse necessari per tornare a vincere. Responsabilità e competenze hanno ora un peso uguale nella squadra e sono molto soddisfatto del lavoro svolto da Mattia Binotto e dai suoi primi livelli nel creare un vero spirito di squadra, una cultura costruttiva e trasparente e un alto standard di motivazione e impegno all’interno della Scuderia”. Per quanto riguarda la prossima stagione, Camilleri spera e si aspetta di assistere “a un progresso e che stabiliremo le basi per una nuova era, coincidente con l’arrivo di un cambiamento regolamentare rilevante come quello che avremo nel 2022”.
SU VETTEL – “Seb sta vivendo una stagione molto difficile. Non sono così sicuro che dipenda totalmente da mancanza di motivazione, piuttosto credo che gli manchi fiducia nel comportamento della vettura e sia in difficoltà nell’estrarne tutto il potenziale, come invece Charles riesce a fare. Dobbiamo molto a Seb e a quello che è riuscito a fare per noi negli ultimi anni. Siamo stati corretti nell’informarlo sulla nostra decisione una volta che l’abbiamo presa in modo da dargli il tempo per valutare altre opportunità per il futuro. E’ un professionista esperto, dotato di grande talento: posso solo sperare che ci potrà mostrare esempi della sua bravura nelle prossime gare. In ogni caso, rimarrà sempre parte della famiglia Ferrari”.
SU MICK SCHUMACHER – “Abbiamo il lusso di avere un gruppo di giovani di grande talento, penso non soltanto a Mick ma anche a Callum Ilott e Robert Shwartzman. Faremo il possibile per trovargli le giuste opportunità di crescita per vedere se in futuro saranno nella posizione di candidarsi a un sedile nella Scuderia. Questo è l’obiettivo a lungo termine della Ferrari Driver Academy, qualcosa che ad esempio abbiamo già ottenuto con Charles. Un altro Schumacher sulla Ferrari nei prossimi anni? Se dovessi dare una risposta basata sulla passione, sarebbe senza dubbio positiva ma il mio ruolo mi impone di essere realista: vogliamo la coppia di piloti migliore possibile per lavorare in una squadra come la nostra, indipendentemente dal nome. A Mick deve essere dato il tempo di crescere con calma, come ha fatto in ogni step della sua carriera. Nel frattempo, ha un obiettivo immediato, vincere il titolo in Formula 2”.