Ciclismo

Giro d’Italia 2020, le pagelle dell’undicesima tappa: Demare cala il poker a Rimini

Arnaud Demare - Foto Twitter

Arnaud Demare sempre più dominatore al Giro d’Italia 2020. La maglia ciclamino vince la quarta volata su quattro imponendosi anche sul traguardo di Rimini. Il transalpino precede un buonissimo Peter Sagan, che non ha intenzione di cedere nella battaglia per la classifica a punti. Alle loro spalle Hodeg e Simone Consonni, che si lancia nella volata dopo che il suo capitano Elia Viviani (decimo) resta coinvolto in un incidente con una moto. Delude anche Fernando Gaviria, che non sembra avere la gamba giusta in questa Corsa Rosa.

UNDICESIMA TAPPA: ORDINE DI ARRIVO

LA CLASSIFICA GENERALE AGGIORNATA

Una volata comunque non scontata, con la fuga ripresa solo nel finale dopo il grande lavoro di Sander Armèe: il belga crolla negli ultimi chilometri però e così il treno perfetto della Groupama FDJ di Demare può lanciarsi verso un altro trionfo. Per i big della generale una giornata finalmente tranquilla, ma già domani gli uomini di classifica dovranno stare ben attenti con la tappa di Cesenatico che offre insidiosi e continui saliscendi.

Le pagelle

Arnaud Demare, voto 10 e lode

Non ce n’è per nessuno, tanto per cambiare. Il francese firma la vittoria numero 14 della sua stagione  e la quarta in questo Giro d’Italia. Finora ogni volata ha visto trionfare a braccia alzate il campione transalpino, sempre più maglia ciclamino. Da applausi anche il lavoro di tutta la Groupama FDJ, con in testa Jacopo Guarnieri davvero infallibile in versione ultimo uomo.

Peter Sagan, voto 9

Tornato ieri alla vittoria con un’impresa super, oggi lo slovacco torna a vestire i panni del velocista. Solo Demare, nettamente superiore, gli rimane davanti: la condizione del tre volte campione del mondo appare in netta crescita e senza dubbio proverà a contendere la maglia ciclamino fino all’ultimo. Rimane il dubbio che con la ruota giusta, ovviamente quella del vincitore, forse oggi ci sarebbe potuta essere più incertezza nei 50 metri finali.

Sander Armèe, voto 8

Il veterano belga è il simbolo dei fuggitivi di tutto il mondo: all’attacco dal mattino con la consapevolezza di avere pochissime chances di vittoria, il belga accarezza il sogno dell’impresa ma finisce la benzina negli ultimi dieci chilometri vedendo crollare il proprio vantaggio. Comunque applausi a scena aperta per lui.

Simone Consonni, voto 7.5

Da anni “pesce-pilota” di Viviani, oggi riceve il via libera dal suo capitano e si piazza al quarto posto. Un risultato di assoluto prestigio al Giro d’Italia. Solo Hodeg (voto 8) gli nega la gioia del podio.

Fernando Gaviria, voto 5

Fa lavorare la squadra, che lo mette nella posizione ideale per disputare sul più bello. Le gambe però non rispondono negli ultimi 200 metri e il colombiano non va oltre il settimo posto, piazzamento che corrisponde alla condizione attuale ma non certo alle sue potenzialità.

Elia Viviani, sv

Si dice che la fortuna sia cieca, ma la sfortuna ci vede benissimo con lo sprinter olimpionico in pista a Rio 2016. Oggi è una motocicletta a mandarlo incredibilmente a terra, con Elia che “libera” il fido Consonni nella disputa della volata. Non sembra esserci pace per Viviani, che avrà sempre meno chance per mettersi in mostra in questa edizione della Corsa Rosa.

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