Federica Brignone rivive e ricorda il successo nella generale di Coppa del Mondo di sci alpino del 2019: “Mi fa strano essere un’icona dello sport italiano, per me è stato un sogno. È bellissimo vincere una medaglia o salire sul podio olimpico, ma un successo del genere lo vivi invece tutto l’inverno – dice la sciatrice che ha tanta voglia di ricominciare – difficile per la prima volta col pettorale rosso in combinata e con la nuova formula. Ma Sestriere è stato il clou”. Le parole della Brignone intervenuta al Festival dello Sport. Parlando di Crans-Montana l’azzurra parla anche di Mikaela Shiffrin che a causa della morte del padre non ha preso parte alle ultime gare: “Mi è spiaciuto perché non è un infortunio ma una ferita che avrà per tutta la vita, a mio discapito dico che aveva già deciso di saltare Sochi e Garmisch. In questo sport capita a tutti di star lontano mesi per problemi fisici: spero di no, ma magari l’anno prossimo toccherà a me”.
Si arriva poi all’interruzione per coronavirus che ha reso surreale il finale di stagione: “Stavamo bevendo un te, leggo nel gruppo whatsapp un messaggio “tutto annullato, la guerra è finita” – racconta la cancellazione di Are – Non capivo, pensavo fosse il peggior scherzo della mia vita. Invece il trofeo mi è arrivato a casa con un corriere“. Nel mentre Brignone pensa anche di poter avuto il virus: “Credo di averla passata come una semplice febbre a 37.2, facevo fatica ad allenarmi ma non ho mai mollato. Adesso penso al 2021 e sono motivata, non sono qui solo per mostrare la sfera, altrimenti avrei già smesso”.