Serie A

Lazio, Simone Inzaghi: “Senza pandemia ci saremmo giocati lo Scudetto. Mio fratello è un vincente”

Simone Inzaghi, Lazio - Foto Antonio Fraioli

L’allenatore della Lazio Simone Inzaghi ha risposto a diverse domande a margine dell’evento “Mio fratello allena in Serie A”, al quale ha partecipato insieme al fratello Filippo al Teatro Piccolo di Milano. In particolare il tecnico dei biancocelesti ha rimarcato la stima nei confronti dei suoi giocatori: “Si è creato un bel rapporto, c’è grande disponibilità da parte dei ragazzi – spiega – Penso a Parolo che ha marcato Lukaku, ci manca molto Lulic che per noi è fondamentale e non lo abbiamo da nove mesi.” Alla domanda se senza pandemia la Lazio avrebbe vinto lo Scudetto, Inzaghi replica così: “Sono convinto che ce lo saremmo giocato fino alla fine, in quel momento siamo stati i più penalizzati perchè avremmo giocato una volta a settimana e dopo abbiamo perso giocatori importanti. Potevamo avere un punto in più con l’Atalanta, ma sono fiducioso.”

In merito al rapporto con il fratello Filippo, mister del Benevento, Simone racconta: “Ho la fortuna di avere un fratello che mi ha sempre supportato, è un vincente anche fuori dal campo. Un gol che gli invidio? Sicuramente quelli in finale di Champions, nell’azione del contropiede dei Mondiali 2006 forse anche io non l’avrei passata. Pippo avrebbe segnato tantissimo anche con il Var.” Infine una battuta curiosa, quando gli viene chiesta la formazione dei suoi sogni con i fratelli Inzaghi in attacco: “Buffon in porta, Stam terzino destro, Serginho terzino sinistro, Nesta-Maldini in difesa. Centrocampo con Nedved, Leiva, Gattuso e Kakà. Davanti i fratelli Inzaghi.”

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