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Nuovo Dpcm, arrivano nuove restrizioni: cosa si potrà fare e cosa no?

In questi giorni il governo sta valutando se inserire nel nuovo Dpcm che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte firmerà il prossimo 15 ottobre il divieto di assembramento impedendo ai cittadini di sostare davanti a bar e ristoranti. Con la curva epidemiologica che continua a crescere (ieri i nuovi casi, pur se a fronte di un numero molto alto di tamponi, 129.471, sono stati ben 5.372, il doppio rispetto al 6 ottobre) il governo sta pensando alle misure di contenimento dei contagi da Covid-19, in modo tale da evitare un nuovo lockdown, visto e considerato che molto spesso si incontrano persone che non indossano le mascherine o mantengono il distanziamento. Prosegue il dialogo con i presidenti delle Regioni e da entrambe le parti c’è la volontà di muoversi insieme, perciò i provvedimenti restrittivi nelle Regioni e gli spostamenti dovranno essere concordati con l’esecutivo. Fino a questo momento controlli e multe non sono servite a mettere un freno alla movida e alle aggregazioni di fronte a bar, ristoranti o pub, perciò nel Dpcm si sta pensando concretamente di inserire una norma che vieti la sosta di fronte ai locali. Secondo questa regola, sarà possibile entrare nelle sale o rimanere all’aperto, purché si stia seduti al tavolo. Questo vale anche per i parchi o altri luoghi, anche se isolati. La norma servirà, inoltre, ad evitare la chiusura anticipata di bar e ristoranti. Nel caso di “trasmissibilità sostenuta e diffusa”, cioè quella attuale “con un valore di Rt regionali prevalentemente e significativamente compresi tra Rt 1 e Rt 1.25 prevede di valutare la rimodulazione delle attività con misure più stringenti. Tra queste i “lockdown locali temporanei su scala provinciale”, come avvenuto a Latino. L’altra è la “chiusura dei locali notturni, bar, ristoranti inizialmente solo in orari specifici — ad esempio la sera/notte in modo da evitare la movida”. Per quanto riguarda le feste private, il numero degli ospiti dovrà essere limitato in modo proporzionale alla capienza delle sale e alla presenza di spazi esterni.

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