Sci Alpino

Sci Alpino, slalom gigante Alta Badia: Hirscher si prende la rivincita su Pinturault

Marcel Hirscher - Foto Marco Trovati - Pentaphoto

Qualcuno aveva addirittura parlato di “crisi” del campionissimo Marcel Hirscher, che ancora non era riuscito a vincere nessun slalom gigante in questa stagione. Oggi, invece, l’austriaco ha zittito tutti trionfando nello slalom gigante dell’Alta Badia con il tempo di 2:32:69 staccando di +0.71 il francese Matthieu Faivre, secondo al termine della prima manche e soprattutto riprendendosi così il pettorale rosso di leader della specialità. Terzo un incredibile Florian Eisath, che dopo una prima manche tutta all’attacco, è riuscito, forse per la prima volta in carriera, a emulare la fluidità della prima manche ed arrivare in fondo con addirittura ottanta centesimi di vantaggio sul leader del momento, il giovane sloveno Zan Kranjec.

La gara si apre sotto un cielo velato e temperature attorno allo zero. La prima manche inizio subito con un sussulto: il campionissimo Ted Ligety, pettorale 2, non conclude la prova. Ci penseranno poco dopo l’austriaco Marcel Hirscher e il francese Mathieu Faivre a dare spettacolo e accaparrarsi rispettivamente la prima e la seconda posizione con due prove all’attacco ma non prive di sbavature. Sorprendente è il terzo posto dell’italiano Florian Eisath, che con una manche aggressiva e priva di errori particolari si porta a +0.81 dall’austriaco.

La seconda manche inizia invece con uno splendido sole, che comunque non influisce più di tanto sulla visibilità vista l’esposizione nord del tracciato. Prima prestazione importante è quella del francese Steve Missiller, che dalla ventottesima piazza mette giù una prestazione solida che gli permette di recuperare ben quindici posizioni, concludendo dodicesimo. Ottimo anche il nostro Luca de Aliprandini in recupero di ben 7 posizioni. Tocca poi a Alexis Pintaurault, solamente settimo dopo la prima manche, ma la voglia di strafare e una certa foga nei movimenti lo fanno finire letteralmente “a testa in giù” dopo poche porte, mettendo fine alle sue velleità di vittoria. Mentre Zan Kranjec, che concluderà quarto a +1.90 dal vincitore, dimostra al mondo di essere ormai a livello dei migliori nella specialità, a infiammare un già scatenato pubblico badiota ci penserà Florian Eisath, che con una grinta e una fluidità di movimento che avevamo visto solo a tratti nelle ultime gare, conquista la leadership e il primo podio in carriera. Il secondo tempo di manche a solo +0.29 da quello di Hirscher ci fanno ben capire la grandezza della sua prestazione. Quest’ultimo, dal canto suo, non ha fallito l’appuntamento con la vittoria, sfruttando l’uscita del rivale transalpino Alexis Pinturault, mettendo giù una gara “alla Hirscher”: pieghe al limite, reattività unita ad una stabilità e un parallelismo da manuale. Nulla ha potuto Mathieu Faivre di fronte alla classe dell’austriaco.

Finalmente la nazionale italiana di gigante maschile torna a sorridere. La prestazione di Florian Eisath da ossigeno a una squadra in carenza di risultati nella disciplina e priva del suo talento più blasonato Roberto Nani, che oggi conclude solo in diciottesima posizione a +3.94 da Hirscher (centrando comunque il miglior risultato dell’anno). Mediocre la prova di Manfred Moelgg, diciasettesimo a +3.69 a precedere di una posizione il livignasco. Da sottolineare invece l’ennesima buona prestazione di Luca de Aliprandini, settimo a +2.15 ma a poco più di un secondo dal podio. La sua azione arrembante e le sue intraversate oggi hanno portato i loro frutti.

Interessante è osservare il mezzo passo falso dello squadrone francese, che oggi piazza solo Faivre nelle prime dieci posizioni. Pinturault esce mentre deludentissimo Muffat-Jeandet, solo ventunesimo a più di quattro secondi da Hirscher. Un bel sorriso invece per Steve Missiller, che dopo due stagioni difficili sembra aver acquisito una buona forma.

Anche la gara di oggi, come in Val Gardena, si è contraddistinta per un grande successo di pubblico, che ha accolto calorosamente tutti gli atleti. Da registrare anche l’ottima preparazione della pista che ha permesso ad atleti con pettorali molto alti di qualificarsi per la seconda manche.

 

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