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Fancy Bear denuncia: “Complotto Usa contro il Cio”

Thomas Bach - Foto Olaf Kosinsky CC BY-SA 3.0

Torna a far parlare di sé Fancy Bear, il gruppo hacker di matrice russa noto per avere in estate attaccato il sito della Wada (World Anti-Doping Agency). Nel mirino degli hacker questa volta ci sono l’agenzia statunitense antidoping (USADA) e il Centro canadese per l’etica nello sport (CCES) che avrebbero messo in piedi un complotto ai danni del Comitato Olimpico Internazionale prima ancora dell’Olimpiade Rio 2016.

Hanno cercato di favorire i loro interessi politici fingendo di lottare per lo sport pulito“, si legge nella nota di Fancy Bears che allega decine di documenti ed email come prove della tesi. “Seguendo le loro intenzioni, USADA e CCES hanno lanciato insieme il Project Olympian con l’assistenza legale di Davies Ward Phillips & Vineberg LLP“. E’ partita così, secondo gli hacker, una vera e propria battaglia legale delle agenzie statunitensi e canadesi contro il Cio chiedendo aiuto e supporto anche a Polonia, Spagna, Corea del Sud, Giappone, Norvegia, Austria e Finlandia. “Ma le agenzie di questi paesi hanno rifiutato di essere coinvolti in un complotto politico guidato dagli Stati Uniti“, scrivono gli hacker che concludono la loro denuncia: “USADA e CCES vogliono portare avanti giochi politici invece di schierarsi dalla parte dello sport pulito. Il loro principale obiettivo è di escludere il Cio dal prendere decisioni” 

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