Calcio

Paola Ferrari: “Dobbiamo trovare spazio per professionalità, non per le curve”

Il pallone della Serie A Tim 2017-2018 - Foto Antonio Fraioli

Paola Ferrari, conduttrice di “90° minuto”, intervistata da La Stampa, ha parlato della situazione lavorativa delle donne in un mondo prevalentemente maschile come quello del calcio. “Quando ho cominciato io nell’81 si faceva molta fatica. C’era Licia Granello su Repubblica, ma in tv nessuna. Certamente c’è stato molto ostracismo ma oggi grazie alla caparbietà mia e di tante altre giornaliste molto brave come Ilaria D’amico la situazione è cambiata” ha spiegato la giornalista. “Ricordiamoci però che è una conquista che dobbiamo difendere, se scadiamo e prendiamo scorciatoie diamo un’arma ai maschi. Dobbiamo trovare il nostro spazio grazie alla professionalità, non grazie alle curve” ha aggiunto, “poi per carità ognuno fa il suo gioco ma dobbiamo capire che certi giochi possono essere rischiosi per l’intero movimento. Attenzione“.

È tempo di smettere di considerare il corpo femminile come una scorciatoia per gli ascolti. Ha fatto comodo a tanti, maschi e femmine” ha ribadito Paola Ferrari. La giornalista ha raccontato anche come la sua passione per il calcio sia nata quando aveva solo 5 anni ed il padre la portò allo stadio: “È stato come un colpo di fulmine, una magia che mi ha stregato. Lui era tifoso dell’Inter. In questo non l’ho seguito ma la passione per il calcio la devo a lui“.

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