Brutte notizie per Caster Semenya, che ha perso il ricorso al Tribunale svizzero dopo la sentenza di World Athletics che non consente di far gareggiare atlete con testosterone naturale superiore al consentito in gare che vanno dai 400 metri al miglio. La due volte campionessa olimpica e tre volte mondiale negli 800 metri dovrà quindi ricorrere a farmaci per la riduzione del testosterone se vorrà tornare a gareggiare.
Una vicenda, quella legata all’iperandroginia di Semenya, ormai annosa a risalente ai Mondiali di Berlino 2009. Il Tribunale ha respinto il ricorso di Semenya in nome dell’equità sportiva ed ha quindi confermato la sentenza arrivata precedentemente dal Tas di Losanna.