Anche la Face de Bellevarde é stato palcoscenico dell’ennesima sfida nel gigante maschile tra Alexis Pinturault e Marcel Hirscher. A prevalere nel terzo gigante della stagione di Coppa del Mondo é stato il transalpino con 33 centesimi di vantaggio sull’austriaco, a chiudere il podio un ritrovato Henrik Kristoffersen, protagonista di una seconda manche col punto esclamativo. Gli azzurri, chiamati a rispondere alle polemiche seguite al licenziamento dell’allenatore elvetico Steve Locher negli scorsi giorni, hanno comunque deluso con solo Manfred Moelgg dentro i 15 (13mo).
Già la prima manche ha premiato chi tra gli atleti riusciva a portare in pista prima di tutto un atteggiamento aggressivo, ma soprattutto a fare la differenza sono stati proprio coloro i quali riuscivano ad entrare porta dopo porta col dovuto anticipo. Le porte estremamente ravvicinate ed il pendio più impervio tra i giganti di Coppa del Mondo infatti non davano chance di recupero, é così che con pista difficile a differenza di settimana scorsa (sulla facilissima Oreilly Killy) sono naturalmente emersi i più forti. Pinturault prima e Hirscher poi hanno scavato un solco tra sé e quasi tutti gli avversari. A separarli infatti oltre a 67 centesimi solo il redivivo Luitz (+0.65), che spesso e volentieri sulla Face de Bellevarde sfodera le sue migliori prestazioni (in giganti disputati qui ha ottenuto gli unici due podi in carriera). Molto lontani gli azzurri, tra essi solo De Aliprandini (20mo) e Moelgg (18mo) vicini alla sufficienza e ancora una volta i più brillanti. Il primo si é confermato di gran lunga il più in forma di tutti, l’unico ad aver interpretato la gara come andava fatto, ma che ha pagato la sua eccessiva foga con 2/3 gravi errori che lo hanno allontanato dai top10.
Qualificati per il rotto della cuffia per la seconda manche Eisath, Tonetti e Nani. Il tracciato della seconda manche si presentava molto più regolare, con apparentemente solo i dossi e il dislivello a complicare la vita agli atleti, in una splendida mattinata in Val d’Isere, località dove comunque il fattore luce/ombra risulta essere determinante. Tant’è che proprio a causa di ciò sono state tante le uscite di atleti spesso sorpresi dalle asperità del terreno. Non malissimo Florian Eisath, primo a partire nella seconda run, che pur non riuscendo a sfruttare al meglio l’ottimo pettorale di partenza (troppo guardingo) guadagnava comunque qualche posizione, finendo 17mo, una posizione dietro Tonetti. Giornata sfortunata per De Aliprandini, che vanifica quanto di buono fatto per 3/4 del tracciato con un grave errore nelle ultime porte che lo condannava in penultima posizione tra gli atleti arrivati al traguardo. Ció nonostante il ragazzo di Cles si é ancora confermato nettamente l’azzurro più in forma in questa disciplina, l’unico dei nostri oggi ad aver interpretato una gara d’attacco.
Le posizioni di testa vedevano, rispetto alla prima manche, il ritorno di Kristoffersen nelle prime posizioni dopo le polemiche con la propria federazione, protagonista di una prestazione aggressiva ma senza errori, dopo una prima manche anonima in mattinata. Notevole la sua rimonta che l’ha portato a ritrovare il podio nella sua specialità “di scorta”, complice qualche errore di troppo dei teutonici Luitz e Neureuther, finiti appena dietro di lui. La lotta per la vittoria é ancora stata quella tra Peinturault e Hirsher, entrambi protagonisti di una seconda manche splendida, in fotocopia, con il primo a prevalere in virtù più che altro di una prima run un po’ sotto tono dell’austriaco. Per gli azzurri solo 13mo Moelgg e ancora tanto da lavorare.