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Nuoto, Manuel Bortuzzo: “Mai arrendersi davanti agli ostacoli. Se vuoi, puoi”

Manuel Bortuzzo
Manuel Bortuzzo - Foto Sportface

“Non me l’aspettavo ma è stata una bella estate. Sono stato con la famiglia, gli amici, ci siamo spostati sempre in macchina, dal mare alla montagna. Siamo stati bene. Prima c’era solo la vasca, non pensavo avrei mai fatto altro. Quello che voglio trasmettere è che si può fare qualsiasi cosa se lo si vuole davvero”. Così Manuel Bortuzzo, 21 anni, ha raccontato la sua storia ai ragazzi presenti al Giffoni Film Festival. “Loro hanno tutte le carte in regola per essere ciò che vogliono, senza limiti. Mi piace raccontare la mia storia ai ragazzi più piccoli di me, mi fanno ridere, sono i più spontanei, mi fanno qualsiasi tipo di domanda come “ma ti fa male?” – ha proseguito il nuotatore che non cammina più in modo autonomo dal 3 febbrario 20219 quando è stato ferito alla schiena da alcuni colpi di pistola – E poi mi piace che a dirgli di continuare a crederci sia un ragazzo poco più grande. Sentirselo dire da un genitore è diverso. Se te lo dice un ragazzo, ci credi di più”. Dopo quel brutto incidente, Manuel non si è mai fermato e la vasca fa ancora parte della sua vita: “A me chi lo ha insegnato? Quello che ho passato, le difficoltà, ma sicuramente gran parte di quello che sono deriva dalla mia famiglia, mamma e papà mi hanno insegnato i valori più importanti della vita”. Nell’ultimo anno, Manuel si è cimentato in tante cose diverse che non pensava avrebbe mai fatto nella vita, come scrivere un libro (Rinascere) e partecipare ad un programma televisivo (Italia Sì!): “L’esperienza in tv è stata molto strana, io sono un timido. Io prima nuotavo e basta, tenevo la testa sott’acqua, non ero abituato a parlare in pubblico. Però si è creato un bel gruppo, sono stato bene”. Fra poco riprenderanno anche gli allenamenti vista la fine della pausa estiva e il 21enne non sembra veder l’ora: “Tra poco riprenderò gli allenamenti, a settembre, ma ero già tornato in vasca dopo il lockdown. Sono pronto”. Infine un ultimo messaggio per i ragazzi del Giffoni:La vita è una ed è sacra, e indipendentemente da qualsiasi cosa succeda bisogna viverla. Abbiamo la fortuna di essere tutti diversi, quindi “trova la tua strada, non perdere mai di vista l’obiettivo”. E davanti ai cambiamenti non c’è da fermarsi: se lo vuoi, puoi”.

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