“Maldini, Gazidis, Massara, io: tutti siamo convinti che Ibrahimovic debba continuare con noi. Dalla trattativa economica è giusto che io resti fuori, ma siamo tutti consapevoli di quello che ha dato. In una stagione non tutto fila liscio, ma lui rende tutto facile. E’ sbagliato riferirsi all’età, è un professionista al 100%”. Senza mezzi termini l’allenatore del Milan Stefano Pioli dimostra di auspicare che Zlatan Ibrahimovic possa restare in maglia rossonera anche nella prossima stagione. La trattativa sembra procedere bene e dipenderà tutto dallo svedese, che in questa metà di stagione appena terminata ha aiutato molto la squadra: “Ha insegnato ai giovani la serietà, la competitività in ogni singolo allenamento. E’ il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via. Sono segnali fortissimi. Zlatan ha un grande rispetto dei ruoli. Prima che arrivasse mi informavo delle sue condizioni atletiche dopo l’inattività e in uno dei quei confronti lui mi disse: tu decidi e io rispetterò sempre le tue scelte. Tutti abbiamo imparato da lui. E’ l’esempio quotidiano di come si resta ad alto livello. Insegna a non accontentarsi mai”.
Pioli ha svolto un ottimo lavoro dopo un inizio difficile e ha messo da parte alcuni malumori con Gazidis, che si è poi convinto a confermarlo: “Lo scontro con Gazidis a Milanello? Una delle tante dinamiche in una stagione, ma un confronto positivo. Chiarirsi è sempre meglio che fare finta di niente. Il rapporto Gazidis-Maldini? Il clima è sempre stato di fiducia e di rispetto dei ruoli. C’era solo bisogno di conoscersi meglio e di mettere a disposizione le proprie competenze. I miei genitori mi hanno insegnato a dare il massimo a testa alta, senza guardare troppo avanti. L’ad Gazidis e il fondo Elliott sono stati di parola: mi avevano detto che sarei stato giudicato alla fine. Non aveva senso, né era il mio obiettivo, perdere energie in cose che non potevo controllare”, spiega il tecnico rossonero nel corso dell’intervista rilasciata a Repubblica.