Walter Zenga, tecnico del Cagliari, è intervenuto in conferenza stampa (virtuale) alla vigilia della sfida di campionato contro il Milan, valevole per l’ultima giornata della Serie A 2019/2020. “Se giocherà Joao Pedro? Avendo gli uomini contati cerco di mettere in campo la squadra migliore, di fronte a una squadra che attraversa un ottimo momento di forma. Credo che noi abbiamo dato il meglio giocando con la difesa a 3, penso lo faremo anche domani. Domani per quanto riguarda il trequartista valuteremo chi starà meglio dopo le indicazioni dei medici e da quello che dice l’allenamento” ha precisato Zenga. Il tecnico non sarà particolarmente emozionato per l’ultima stagionale a San Siro, perché “sono tornato tante volte a San Siro. Ci sarà emozione quando potrò finalmente allenare il Cagliari con i tifosi alla Sardegna Arena“.
“Se giocherà Walukiewicz? Sebastian giocherà sicuramente” rivela Zenga, che ancora non sa se verrà confermato o meno sulla panchina del Cagliari: “Sono un inguaribile ottimista, poi se il presidente sceglierà altro si vedrà, ma io sono e mi sento l’allenatore di questo Cagliari“. Il match contro il Milan sarà anche l’occasione del giovane Gagliano di incontrare Ibrahimovic: “Credo che tutti i ragazzi della Primavera che guardano i vari Ibra, Ribery e altri che continuano a giocare a un’età avanzata devono chiedersi come ci sono arrivati a questo punto della carriera: il talento non basta, servono continuità e tante altre attenzioni. Ibra e gli altri vanno ammirati perché c’è sempre professionalità e continuità pari al 100%“. “Se ripenso ai miei tempi, bisognerebbe vedere i campioni di allora con questo calcio: penso che Diego Maradona avrebbe fatto il doppio dei gol” ha aggiunto divertito il tecnico.
Per quanto riguarda Carboni, Landinetti e Gagliano: “Partendo dal presupposto che nessuno di loro sapeva da prima che avrebbe giocato, penso che uno di loro abbia possibilità di giocare, ma è possibile che anche nessuno dei tre possa giocare domani“. Zenga è poi tornato sul suo futuro: “Se vincere potrebbe cambiare la situazione? No, confermo quello che ho detto dopo la Juventus. Penso che abbiamo fatto prestazioni di livello, quando avevamo tutta la rosa a disposizione, poi il rimpianto è non essere riuscito a ripeterle nelle gare successive. Ma vincere a Milano non cambierebbe nulla dal punto di vista della panchina: è giusto che la società faccia le sue valutazioni in modo sereno“. “Il risultato interessa sempre, a prescindere dall’avversario, perché giochi per il Cagliari e per il tuo club. Questo deve essere sempre prioritario, ma la vittoria sicuramente ti allenta la pressione” ha concluso il tecnico.