“Alla Juventus voglio dare un buon voto perché questo è il campionato più difficile della storia del calcio italiano. C’è voglia di arrivare all’obiettivo senza perdere la testa e abbiamo possibilità fino al 2 agosto. Domani possiamo raggiungerlo. Come ho sempre detto: essere vicini conta zero”. Esordisce così Maurizio Sarri nella conferenza stampa della vigilia di Juventus-Sampdoria, match della trentaseiesima giornata di Serie A. Per la formazione bianconera, dopo il ko contro l’Udinese, c’è un nuovo match point per la vittoria del nono titolo consecutivo in anticipo. “Devo essere io ad adattarmi alle caratteristiche dei giocatori a disposizione. Un club non può comprare 25 calciatori. Altrimenti vado alla ricerca dell’allenare me stesso – ha spiegato il tecnico bianconero in conferenza stampa – L’aspetto fisico è uguale per tutti in questo momento. Abbiamo perso ordine a Udine, la squadra non è svogliata”.
Poi sull’infermeria: “Alla Juve è qualche anno che ci sono molti infortunati. Abbiamo avuto anche ko di natura traumatica e su questo c’è poco da considerare. Stiamo lavorando sui recuperi. E’ una situazione tipica di una squadra che gioca tante partite, non è drammatico“. C’è spazio per un commento su Pjanic: “Miralem è uno molto dentro al gruppo. Non ho dubbi sulla sua moralità, sulla sua professionalità. Le scelte sono state tecniche e tattiche. Domani sarà preso in considerazione come tutti gli altri”, ha concluso Sarri.