L’urlo di gioia di Nacer Bouhanni, che vince la quarta tappa della Parigi-Nizza sul traguardo di Romans-sur-Isère, certifica il ritorno del sole sulla corsa francese, un ritorno che porta con sé molteplici significati. Innanzitutto dal punto di vista climatico, perché, dopo l’annullamento della terza frazione di ieri per la copiosa nevicata, c’era proprio bisogno di vivere una giornata tranquilla con cielo azzurro. E poi lo sprint odierno rappresenta la miglior risposta che il 25enne velocista della Cofidis potesse dare a se stesso e alla corsa dopo le polemiche della seconda tappa, quando aveva tagliato il traguardo per primo prima di essere declassato in terza posizione a causa di una scorrettezza nei confronti di Michael Matthews. Lo stesso australiano oggi ha deposto le armi, congratulandosi con il rivale all’arrivo. Il sole, che è dunque tornato a splendere sulla 74esima edizione della Parigi-Nizza, guarda caso campeggia in bella vista anche sulla divisa della Cofidis, la squadra di Nacer Bouhanni.
Il francese ha preceduto il belga della Trek-Segafredo Edward Theuns e il tedesco della Lotto-Soudal André Greipel. Quarto Alexander Kristoff (Katusha), davanti a Michael Matthews (Orica-GreenEdge). L’australiano conserva la maglia gialla di leader della corsa con 14 secondi di vantaggio su Tom Dumoulin (Giant-Alpecin) e 19 sul neozelandese Patrick Bevin (Cannondale). Domani la Parigi-Nizza entra nel vivo con la quinta e terz’ultima tappa, 198 chilometri da Saint-Paul-Trois-Châteaux a Salon-de-Provence. È una frazione particolarmente movimentata, anche se l’ultima asperità è prevista a una trentina di chilometri dal traguardo. Per Alberto Contador e gli altri uomini di classifica sarà un buon test per scaldare la gamba in vista della tappa regina di sabato, quando nella salita finale della Madone d’Utelle, 15 chilometri al 5,7 per cento di pendenza media, si decideranno le sorti della classifica generale.