Nella storia del calcio acronimi e sigle hanno la stessa importanza che le pietre miliari hanno lungo le strade romane. Scandiscono distanze e collocano una tappa storica nel tempo. C’è stato il Milan di Gre-No-Li, vale a dire Gunnar Gren, Gunnar Nordahl e Nils Liedholm, gli svedesi d’oro dei rossoneri e della Nazionale. La Juventus del nono Scudetto consecutivo sarà invece probabilmente ricordata come quella del ‘Dybaldo’, creatura dell’intuizione di Maurizio Sarri. Alla fine quella della coesistenza tra Paulo Dybala e Cristiano Ronaldo è l’unica grande innovazione esclusiva del tecnico toscano rispetto ai suoi predecessori ed è stata anche quella che ha fatto tutta la differenza del mondo per la vittoria del nono Scudetto consecutivo della Juventus. L’argentino l’ha definita “Partners in crime”. E i numeri gli danno ragione: in Europa solo Lewandowski e Gnabry hanno segnato di più, nella storia bianconera davanti a loro ci sono solamente Sivori e Charles, due del cosiddetto ‘trio magico’ completato da Boniperti. Un’altra sigla.
I RECORD DI CRISTIANO – Lui l’ha detto chiaro e tondo: “Ogni record è importante. Ma ciò che conta è la squadra e il risultato individuale viene dopo“. Parole da leader per Cristiano Ronaldo che di record ne ha già battuti tanti e ne può battere ancora. Per il momento CR7 è il calciatore più veloce ad aver mai segnato cinquanta reti in Serie A con sole 61 presenze. Ma non solo: è anche l’unico calciatore della storia ad aver segnato almeno 50 gol in Liga, Premier League e Serie A. E nel futuro più prossimo gli obiettivi non sono pochi. C’è il record di Borel (1933-34) in testa classifica dei marcatori bianconeri in una singola stagione. E a cinque lunghezze (e in concorrenza con Immobile) c’è ovviamente il primato del compagno di squadra Gonzalo Higuain che ai tempi del Napoli fece addirittura 36 reti, record di gol in un singolo campionato italiano. Una cosa è certa, a 35 anni, Cristiano Ronaldo non vuole fermarsi.
LA CHAMPIONS – Per quanto Modric dica: “Eravamo certi di poter vincere anche senza Cristiano Ronaldo“, la presenza del fuoriclasse portoghese continua a dare un qualcosa in più alla squadra. Dopo lo Scudetto, ora c’è la battaglia per la Champions League. Di fronte c’è il Lione, una delle vittime preferite di CR7 in Champions: 4 gol e sei assist in undici presenze contro il club francese. D’altronde tra i 7 giocatori che hanno superato quota 50 gol in Champions League, Cristiano Ronaldo è l’unico che ha segnato più reti durante la fase ad eliminazione diretta (65) rispetto alla fase a gironi (63, dati Opta). Insomma, se quella successiva all’87’ era la ‘Zona Cesarini, quella che va dagli ottavi di finale in poi è la ‘Zona CR7’. E per la Juventus non c’è notizia più bella.