Franco Davìn ha rilasciato un’intervista ai microfoni de La Nacion, offrendo una testimonianza importante sull’incidenza del Coronavirus per le vite umane, avendolo contratto lui stesso, ed un giudizio critico sull’operato di Novak Djokovic, organizzatore dell’Adria Tour 2020. Di seguito l’esordio di Davìn, che ha raccontato la sua esperienza con il Covid-19: “Dopo aver constato la mia positività, abbiamo automaticamente isolato i ragazzi e sono rimasto con Mariana, mia moglie. Lei mi passava il cibo attraverso la porta e si prendeva cura di sé. Il momento peggiore è stato quando ho iniziato a riprendere fiato. Era al limite con il numero di saturatore. Ho avuto un brutto momento, mi sentivo come se stessi morendo“.
Davìn ha poi attaccato duramente Djokovic, come sopra accennato, pungendolo riguardo la sfera privata: “Adria Tour? Vediamo come posso dirtelo, se immagino Federer, Nadal e Djokovic e mi chiedi chi avrebbe potuto farlo, posso solo dire Djokovic. Non penso che il tennis sia stato sorpreso di vederlo. Non penso che avremmo visto Nadal o Federer. Lo dico per l’atteggiamento. L’ho vissuto in molti giochi contro Djokovic, in particolare con Del Potro, con gli atteggiamenti di lui, della sua famiglia, del suo ambiente, che sono tipici di queste cose che accadono“.