“Sicuramente c’è bisogno di fare punti. Più che la volontà, bisogna andare in campo capendo che siamo in una situazione di emergenza per quanto riguarda i risultati perché veniamo da cinque sconfitte nelle ultime sei partite quindi è un campanello d’allarme: ognuno di noi deve avere l’orgoglio e lo stimolo, oltre che di onorare questa maglia, di far sì che si faccia qualcosa per uscire da questa situazione. Mi auguro che ci siano la voglia, la determinazione e la cattiveria di portare a casa un risultato perché stiamo avendo un trend post-lockdown che potrebbe andare a rovinare tutto quello che di buono si è fatto prima. Per uno sportivo deve esserci l’orgoglio di uscire da questa situazione“. Queste le parole di Roberto D’Aversa, tecnico del Parma, alla vigilia della sfida contro la Sampdoria in programma domani alle 17.15 al Tardini. “Affrontiamo una squadra totalmente diversa rispetto al girone d’andata. E’ una squadra che è in fiducia, sta bene fisicamente, ha trovato l’equilibrio, gioca in maniera aggressiva e coraggiosa. Sicuramente non sarà una partita facile – ha continuato D’Aversa in conferenza stampa – E’ stato bravo anche l’allenatore ma non c’è bisogno neanche che io faccia degli elogi a Mister Ranieri perché oltre ad essere un grande allenatore penso sia un uomo di spessore. Quello che mi preme di più è ragionare sul fatto che fino al lockdown abbiamo fatto delle cose ottime ma poi ciò che si ricorda è il finale di campionato: per questo voglio vedere le caratteristiche ci hanno sempre contraddistinto con i calciatori che arano l’erba“.
L’allenatore degli emiliani ha ancora qualche dubbio per quanto riguarda la formazione che scenderà in campo contro i blucerchiati: “Non ci saranno Grassi e Darmian squalificati e non faranno parte della partita né Kucka, né Cornelius. Valuteremo le condizioni di Bruno Alves che anche questa mattina si è allenato a parte. Inglese? Viene da un percorso per il quale, sicuramente, gli farebbe bene non partire dall’inizio. Viene da due spezzoni di partita dove ha fatto bene. E’ chiaro che l’emergenza può portarmi a farlo scendere in campo dall’inizio ma è una valutazione che mi riserverò fino all’ultimo momento. La cosa più importante è che lui sia prestativo e non si faccia male. Lì dove può esserci qualche difficoltà, troveremo una soluzione come abbiamo sempre fatto”.