Serie A

Inter, D’Ambrosio: “Secondo posto risposta a chiacchiere. Conte se ne va? Non sembra”

Danilo D'Ambrosio
Danilo D'Ambrosio FOTO ANTONIO FRAIOLI

L’Inter ha sconfitto in rimonta il Torino nel match valido per la trentaduesima giornata di Serie A 2019/2020. I nerazzurri si sono imposti per 3-1 dopo essersi trovati sotto 0-1 per la rete di Belotti al 19′ del primo tempo. Successo che ha consentito all’Inter di agganciare la Lazio al secondo posto in classifica. “Chi gioca all’Inter si deve abituare alle chiacchiere. Deve essere pronto ad essere portato alle stelle quando le cose vanno bene, ed essere bastonato quando vanno male” ha dichiarato al termine della gara Danilo D’Ambrosio, “all’interno siamo più equilibrati: abbiamo un allenatore che ci crede tanto. E il secondo posto è una risposta a queste chiacchiere“. Il laterale nerazzurro ha poi rivelato che la squadra non è preoccupata che Conte possa andarsene al termine della stagione, “perché da quello che ci dice tutto sembra tranne che voglia andarsene. È esigente, come chiede tanto a noi lo fa anche a chiunque lavori all’Inter“.

Se ci spaventiamo quando si arrabbia? Ci sono state partite in cui giustamente ha ripassato lo spogliatoio” ammette divertito il laterale nerazzurro, “sappiamo che le sue richieste ci fanno crescere a livello individuale e collettivo: lui sa come vincere, quindi cerchiamo di seguire i suoi consigli“. D’Ambrosio ha ricoperto diversi ruoli in stagione, ma “l’importante è ottenere sempre i tre punti. È cambiato il modo di ragionare: non c’è più davanti l’io, ma c’è il gruppo. Per quanto mi riguarda, dipende dalle circostanze: fare il terzo mi si addice di più, ma per le mie qualità difensive posso fare anche il quinto all’occorrenza“. “È giusto avere grande concorrenza, altrimenti non puoi puntare a vincere” risponde D’Ambrosio all’affermazione del giornalista che lo vede come uno dei migliori interpreti a tre.

Se i gol nascono da schemi preparati? Il bello del calcio è che prepari tante cose, e poi il gol ti viene fuori dalle giocate dei singoli. Sul secondo sono stati bravi Sanchez e Brozovic (in realtà era Young, ndr) a trovare gli spazi giusti. Come diciamo sempre, la tattica arriva fino ad un certo punto, poi sono i calciatori e le loro qualità a determinare” ha spiegato D’Ambrosio. Il calciatore, in conclusione, ha commentato quanto dichiarato da conte ad inizio stagione, ossia che la squadra non sarebbe più stata “pazza” come prima: “Ci siamo complicati la vita da soli, ma questo fa parte di un processo di crescita. In alcune partite non siamo stati bravi a tenere il risultato e a soffrire fino alla fine. Sappiamo che ci sono margini di miglioramento, e su questo dobbiamo lavorare“.

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