Il tecnico del Benevento, Filippo Inzaghi, ha da poco festeggiato la matematica promozione in Serie A del club campano, ma non può dirsi completamente felice, per via degli ultimi risultati di suo fratello Simone con la Lazio: “La Lazio fino a marzo viaggiava su ritmi altissimi. Simone poteva preparare le partite in maniera dettagliata per sette giorni, cosa che la Juventus, impegnata in Champions League, non poteva fare. Sarebbe stato un vantaggio non indifferente, senza contare il supporto del pubblico di Roma, che svolge sempre la sua parte determinante”.
Filippo, inoltre, ritiene che lo stop causato dalla pandemia di Covid-19 sia stato determinate per il drastico calo fisico dei biancocelesti: “Il sogno di mio fratello ad inizio stagione era di riportare la Lazio in Champions, ma io sono convinto che, senza lo stop forzato, avrebbe vinto lo scudetto. Dopo tre mesi di assenza del calcio giocato le cose si sono completamente capovolte. Simone non ha una rosa che gli possa permettere di preparare tre partite a settimana, al contrario della Juventus che, sotto questo punto di vista, è più collaudata. Mi dispiace per lui”.