Prima prova della Coppa del Mondo di Biathlon e primo podio per gli azzurri! Nella staffetta mista di apertura sulle nevi artificiali svedesi di Oestersund i nostri biathleti hanno agguantato il gradino più basso del podio nella gara dominata da una Norvegia schiacciasassi. Marte Olsbu, Fanni Horn Birkeland, Ole Einar Bjoerndalen, Joannes Boe hanno preceduto la Germania, con gli azzurri che hanno chiuso con un ritardo di 44”2 secondi.
Il format della staffetta mista è il seguente: le due ragazze percorrono 6km a testa mentre i due ragazzi 7.5km, tutti e quattro i partecipanti per ogni nazione devono sparare due poligoni a testa (per un totale di otto), uno a terra ed uno in piedi.
L’Italia esordiva con una delle migliori formazioni possibili: Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Lukas Hofer e Dominik Windisch. La ex junior Vittozzi già male al primo poligono con due ricariche e quasi trenta secondi di distacco dalla testa al successivo intermedio, distacco che comunque veniva mantenuto nella sezione in piedi con solo una ricarica. Al cambio per lei un discreto ottavo posto, a 33”3 secondi dai sorprendenti Stati Uniti con la Dunklee, complessivamente per lei solo tre ricariche ma soprattutto veloce al poligono. Appena dietro la favorita Norvegia, che già dal cambio prendeva il sopravvento con la Birkeland.
Dorothea Wierer per l’Italia partiva relativamente piano, sia sugli sci che dal poligono (due ricariche da terra), ma si scatenava verso la metà della propria frazione, arrivando concentratissima alla sua serie in piedi, con una sola ricarica nonostante improvvise folate di vento abbiano messo in difficoltà quasi tutto il gruppo delle migliori atlete. Così la Doro firmava il terzo intertempo per poi accelerare ulteriormente nei successivi due chilometri che la separavano dal passaggio del “testimone”, che la vedeva addirittura in testa con ben 4”9 su Birkeland, che aveva alle costole una solida Germania, tra le favorite della vigilia.
E’ proprio la fase centrale della nostra staffetta, con prima Wierer e poi Lucas Hofer, cui i nostri tecnici puntavano maggiormente per quanto più monetizzare. Il ventisettenne di Brunico partiva in maniera impressionante con gli sci e puntuale al poligono, ritrovando anche una rapidità di esecuzione che sembrava aver perso nelle ultime stagioni. Aumentavano così a più di 10 i secondi di vantaggio sulla Norvegia dell’infinito Bjoerndalen. Quest’ultimo si è presentato in forma smagliante al primo appuntamento della IBU World Cup, provando anche ad avvicinare l’azzurro in prossimità del secondo poligono della frazione e rendendosi protagonista di una serie immacolata in piedi. Sprecone Lucas Hofer, affiancato fino all’ultimo bersaglio al norvegese, e poi protagonista di 4 errori consecutivi che lo hanno costretto a un clamoroso giro di penalità ed al terzo posto al successivo intermedio così come al terzo cambio, comunque non lontanissimo a 37 secondi, dietro anche a una costante Germania.
Se Johannes Boe sin da subito faceva sentire la sua superiorità sugli sci, dimostrava anche un’ottima ispirazione dal poligono con complessivamente solo una ricarica e creava di fatto il vuoto dietro a sé. Dietro era invece bagarre per le posizioni dal secondo al quarto posto, una lotta che vedeva Pfeiffer (GER), Windisch (ITA) e Shipulin (RUS) separati da non più di 20 secondi. L’azzurro, discreto dal poligono con due ricariche, si è nel finale giocato il gradino più basso del podio col russo precedendolo con una volata mozzafiato.