“Sto valutando con il mio ufficio legislativo l’ipotesi di trattamenti sanitari obbligatori nei casi in cui una persona deve curarsi e non lo fa. Ma attenzione, il mio giudizio su come si sono comportati gli italiani in questa crisi è positivo: senza questa sintonia di fondo tra le misure adottate e i comportamenti individuali noi non avremmo piegato la curva”. Così il ministro della Salute Roberto Speranza in un’intervista a ‘La Repubblica’ in merito al caso dell’imprenditore che in Veneto è andato in giro malato e, prima di aggravarsi, ha rifiutato le cure. Un comportamento che il ministro giudica “inaccettabile” e quindi “su questo è giusto essere durissimi”. Secondo Speranza “il messaggio che arriva dalla lettura dei dati è che il virus circola ancora. Finché sarà così, non potremo considerare il pericolo alle spalle” dunque “finché il virus sarà attivo non solo in Italia, ma con numeri sempre maggiori e preoccupanti nel mondo, dovremo rispettare le tre regole rimaste: mascherina, distanziamento fisico di almeno un metro senza assembramenti e rispetto delle regole igieniche a partire dal lavaggio delle mani. Ho il terrore di vanificare gli enormi sforzi fatti durante il lockdown. Lo dico con le parole di Papa Francesco: peggio di questa crisi, c’è solo il rischio di sprecarla”.
Speranza: “Finché virus sarà attivo in Italia e nel mondo si dovrà usare la mascherina”
Roberto Speranza - Foto Dipartimento Protezione Civile CC BY 2.0