Boris Becker ha rilasciato un’intervista a La Stampa, in cui ha parlato anche di Novak Djokovic, bersagliato dalle critiche per i contagi registrati in seguito all’Adria Tour, torneo da lui organizzato. “Novak è molto di più che un tennista” ha spiegato Becker, “viene da una storia difficile, è stato bravo a sviluppare le sue qualità di atleta. Sono sempre d’accordo con lui? No, ma è importante che non si limiti a parlare solo di tennis. Sta ricevendo critiche ingiuste, la sua esibizione aveva uno scopo nobile“. “È vero che la partita a basket e le feste non erano necessarie” sottolinea Becker, “ma anch’io a 30 anni volevo divertirmi. Non giustifico ciò che è accaduto, ma capisco la tentazione“. Infatti, il 52enne si definisce ancora un ribelle: “Sono sempre un ribelle, non cambierò mai. Ma la vita mi ha dato molte lezioni e oggi mi piace usare la mia esperienza per fare la cosa giusta“.
Tennis, Becker: “Djokovic è molto più che un tennista, critiche ingiuste”
Boris Becker - Foto Roberto Dell'Olivo