I sogni sono importanti, ma conta tanto il lavoro e la capacità di non montarsi la testa. Camilla Mancini, promessa del fioretto azzurro classe 1994, ha già le idee chiare sul suo percorso di crescita. Inutile bruciare le tappe: l’obiettivo è compiere un passo alla volta, purché sia in avanti e non indietro. Sportface.it ha raggiunto in esclusiva la giovane fiorettista a Roma, a margine della manifestazione “Una stella per Marta”, torneo inaugurato nel 2000 in ricordo di Marta Russo, studentessa e campionessa di scherma uccisa alla Sapienza nel 1997. “È il mio secondo anno qui e credo sia una delle manifestazioni più importanti e sentite a cui ho partecipato. Sono insieme a grandi campioni. È bello vederli a disposizione per fare beneficienza”.
“Ho faticato per due anni e spero di trovare un po’ di continuità mettendo in fila buoni risultati – prosegue Camilla Mancini ai nostri microfoni – Nelle prime due gare stagionali sono partita bene. Il mio sogno è l’Olimpiade, mentre quest’anno l’obiettivo è disputare il Mondiale. Cerco soprattutto la coerenza nei risultati: voglio andare avanti, anche pian piano, ma senza fare passi indietro”.
Il fioretto italiano, soprattutto a livello femminile, ha una grande tradizione e Camilla Mancini ammette di non avere un punto di riferimento in particolare: “A chi mi ispiro? Difficile. Da Giovanna Trillini e Valentina Vezzali a Elisa Di Francisca e Arianna Errigo abbiamo avuto tante campionesse. Nei ritiri della nazionale ho lavorato con tutte loro. Non ho un riferimento in particolare; cerco di prendere qualcosa da ognuna di loro – rivela la stella del fioretto azzurro – Anche la Salvatori: mi dà tanta grinta e mi fa vedere la parte più divertente della scherma. Di Valentina Vezzali prendo la concentrazione e la voglia di lavorare: nonostante fosse molto più dotata di altre atlete, era quella che faticava di più. Anch’io quando mi alleno mi impegno tanto e cerco sempre di dare il mio massimo. Sono precisa e per questo stimo la precisazione di Valentina, che è dieci-venti volte la mia”.
Si passa poi agli obiettivi stagionali. “Preferisco non guardare troppo in là – confida Camilla Mancini – Settimana prossima abbiamo la Coppa del Mondo di fioretto a Torino e voglio concentrarmi su questa. Se poi accumulerò una serie di risultati che mi consentiranno di poter entrare in squadra e magari occupare il posto momentaneamente lasciato libero da Elisa Di Francisca, sarò ovviamente contentissima. Cerco sempre di non forzare i tempi e, anche se ottengo un risultato importante come mi è successo un mese fa, la competizione in Italia è tanta e non voglio mai correre il rischio di sentirmi già arrivata”.
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