È finalmente sereno Daniele Garozzo. Lo schermidore di Acireale, a cui era stata rubato l’oro conquistato all’Olimpiade di Rio 2016 nel fioretto maschile, può ora raccontare con il sorriso la disavventura che gli è capitata nelle ultime settimane e che, fortunatamente, si è risolta con il ritrovamento della medaglia.
“Non ero così disperato come pensavo – confessa il fiorettista siciliano in esclusiva ai microfoni di Sportface.it – Ma molto dispiaciuto, questo sì. È pur sempre un oggetto, anche se importante. Il titolo olimpico restava comunque mio, non è come il “Signore degli Anelli”, con il potere dell’anello che passa di persona in potere – scherza Garozzo – Ero comunque molto triste e ho fatto di tutto per recuperarla. Trovo molto grave che la gente metta mano negli zaini altrui: mi ha dato fastidio che me l’abbiano rubata, più ancora della perdita. Sono stato comunque fortunato: una signora l’ha trovata accanto ai bidoni della spazzatura, l’ha consegnata al maestro Dario Chiadò e ieri (venerdì, ndr) l’ho riavuta indietro”.
Ora è tempo di guardare avanti e pensare ai successi futuri. “Sono a Torino da una settimana e la stagione è iniziata abbastanza bene con due gare in Coppa del Mondo perse 15-14 ai quarti di finale – prosegue Daniele Garozzo – Sono due quinti posti che mi stanno un po’ stretti, però la forma non è ancora ottimale e probabilmente ho pagato un deficit di fortuna, con la quale avevo molto credito da Rio”. Il fiorettista di Acireale conferma inoltre il cambio d’atteggiamento degli avversari nei suoi confronti dopo il trionfo olimpico: “Vedo maggior attenzione, sia da parte del Palazzetto che degli avversari, ma questo non mi disturba nonostante le pressioni e le aspettative della gente. L’obiettivo stagionale? Riuscire a vincere il Mondiale”, conclude Garozzo.
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