Serie A

Roma, necessarie importanti plusvalenze per iscriversi al campionato

Carles Perez, Roma - Foto Antonio Fraioli

Gli azionisti della Roma vogliono chiarezza circa il futuro del club e hanno chiesto delucidazioni ai dirigenti. La prima parte dell’assemblea societaria per l’emergenza sanitaria si è svolta con domande e risposte scritte, che hanno trattato diversi argomenti. Tra questi, la trattativa con Friedkin, la mancata ricapitalizzazione da parte di Pallotta, i rimborsi agli abbonati e la questione dello stadio. Per quanto riguarda la trattativa con Friedkin, i dirigenti non si sono esposti: “Tutte le informazioni e le considerazioni sono state rappresentate dal presidente Pallotta nella sua recente intervista“. Le conseguenze della sosta forzata si fanno sentire nei bilanci del club giallorosso, ma sono “ancora difficili da quantificare“. Il presidente avrebbe dovuto versare altri 45 milioni per l’aumento di capitale, ma ad oggi ancora nulla: “L’azionista di maggioranza non era tenuto ad effettuare ulteriori versamenti in previsione di un futuro aumento di capitale” e avrebbe tempo fino a dicembre.

Diverse domande sono arrivate dall’azionista Francesco Malknecht, fino a pochi mesi fa dirigente della Roma, di cui è stato anche direttore amministrativo. Per quanto riguarda la questione stadio, “sono pronti scenari alternativi in caso di no a Tor Di Valle“. Vitek ha ottenuto un proroga al 15 luglio per definire l’accordo con Unicredit che comprende anche l’acquisto dei terreni dove dovrebbe sorgere lo stadio. Inoltre, nei giorni scorsi la Roma ha ottenuto la licenza Uefa, ma i criteri da rispettare per l’ammissione al campionato sono diversi e riguardano principalmente i rapporti tra indebitamento e patrimonio. Alla società giallorossa saranno concesse deroghe e paletti meno rigorosi, ma si ritroverà comunque costretta a intervenire con pesanti plusvalenze, per diverse decine di milioni di euro.

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