Daniela Rosati, ex moglie di Adriano Galliani (attuale amministratore delegato del Monza ed ex dirigente del Milan), si è raccontata in un’intervista a Il Fatto Quotidiano. “Vivo di quello che ho guadagnato grazie al mio lavoro e di ciò che ho ottenuto dalla separazione con Galliani, ma dal 2003 non ricevo più alcun mantenimento” spiega Rosati, “passo le giornate pregando, vivendo la comunità e partecipando a conferenze e incontri dove vengo invitata a parlare. Il digiuno sessuale non mi pesa“. La donna ha parlato anche dell’esperienza nell'”ambiente Berlusconi”: “Il fatto che conoscessi il dottor Berlusconi e il fatto che fossi stata sposata con Galliani creò invidie e vessazioni a Mediaset. Un alto dirigente arrivò persino a mettermi le mani addosso, non lo denunciai pur avendo dei testimoni. Più mi massacravano e più stavo zitta, non ho mai detto nulla a Berlusconi“.
Daniela Rosati ha raccontato anche un brutto momento della sua vita: “Nei primi anni ’80 ero a Saint Paul de Vence con il mio compagno di allora, di cui non farò mai il nome, e scoprii di essere incinta. Avevo la nausea e non me la sentivo di andare in barca con gli amici, così gli dissi che sarei rimasta a casa. Lui ebbe una crisi di violenza, mi prese a calci fino a farmi svenire. Rinvenni in un lago di sangue, pulii tutto con della carta assorbente. Lo shock per la perdita del bambino fu enorme, tanto che non ricordo nulla dei giorni seguenti“.