“L’Atalanta è una squadra da prendere d’esempio per mentalità e coraggio. È una grande squadra, lo sta dimostrando in Italia e anche in Europa. Oggi eravamo chiamati a pesarci come coraggio e come mentalità: se vogliamo crescere dobbiamo confrontarci con i più forti”. Sono queste le parole di Roberto De Zerbi nel post partita di Atalanta-Sassuolo 4-1, recupero della venticinquesima giornata del campionato di Serie A. “Abbiamo fatto una partita di coraggio e di personalità, abbiamo subito i gol in una maniera che fa arrabbiare ma abbiamo tirato di più, abbiamo tenuto di più il pallone e abbiamo avuto più occasioni – ha analizzato il tecnico neroverde ai microfoni di Sky Sport -. Valuto negativamente i gol che abbiamo sbagliato, ci è mancata la cattiveria. Non è facilissimo scegliere di venire con quattro attaccanti contro la squadra che ha fatto più gol di tutta la Serie A. Non volevo suicidarmi, volevo dare un segnale alla mia squadra di provare a fare noi la partita”.
Poi sul suo possibile rinnovo con il Sassuolo: “Non so fare il gioco delle tre carte. Ho sempre detto di voler rimanere qua, ho una squadra molto forte, mi trovo bene e sono felice di allenarla – ha precisato De Zerbi -. Abbiamo grande margine di miglioramento, non possiamo cambiare tanti giocatori. Ma se la squadra viene confermata dobbiamo chiedere a noi stessi di fare uno step in più. Mi piace allenare giocatori forti di talento, non di livello. Mi dà gusto dargli qualcosa. In allenamento, però, alcuni giorni manca l’atteggiamento giusto di qualcuno. Io vedo una squadra piena e ricca di talento oltre di valori umani”. Infine sulle difficoltà affrontate durante la pandemia: “Quando ritrovi i giocatori dopo mesi che sono stati da soli l’aspetto umano viene ancor prima del lavoro. Ho cercato di apprezzare ancor di più ciò che facciamo, riportare il gioco a quando eravamo bambini e apprezzare il fatto che tutti giorni uscivamo di casa per fare ciò che tutti noi amiamo” ha concluso De Zerbi.