Accuse pesantissime quelle di Fafà Picault. L’attaccante dell’FC Dallas, squadra di MLS nella quale gioca attualmente, quando aveva 16 anni ha transitato nella Primavera del Cagliari e sul profilo ufficiale del club statunitense ha rivelato alcuni episodi di razzismo che subì in Sardegna: “Il nostro allenatore, all’epoca con la squadra riserve, era probabilmente una delle peggiori persone che abbia mai incontrato. Ho dovuto affrontarlo tutti i giorni, mi chiamava scimmia o mi diceva che dovevo tornare nella giungla in Africa, che i giocatori neri non hanno tecnica. ‘Sei veloce, vai a correre, ti abbiamo portato qui per correre’, mi ripeteva”. Picault ha raccontato tutti i peggiori dettagli vissuti in quel periodo, come gli attacchi fisici che subiva anche dai compagni di squadra: “Quando ci allenavamo, diceva qualunque cosa fosse spiacevole. Se doveva dire a un ragazzo più giovane di fare qualcosa, avrebbe detto: ‘No, devi farlo perché sei nero’. A volte mi ritrovavo adesivi con le scimmie sul mio armadietto e mi prendevano a pugni anche due volte a settimana. Lo gestivo con le lezioni AP a casa che stavo finendo online e dovevo ancora esibirmi sul campo di calcio, che probabilmente è stata la parte più semplice”.
MLS, la denuncia di Picault: “A Cagliari l’allenatore mi chiamava scimmia”
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