Coppa Italia

Juventus, Sarri contro il suo passato con l’obbligo di vincere e convincere

Maurizio Sarri, Juventus - Foto Antonio Fraioli

Poche ore separano la Juventus dalla finale di Coppa Italia, il primo titolo in palio per i bianconeri, il primo dei tre che una società di questo spessore ambisce a vincere nel giro di due mesi infuocati. E per Maurizio Sarri non sarà certo una partita come tutte le altre quella contro il suo passato: in un sol colpo il tecnico toscano ha l’opportunità di vincere il suo primo trofeo alla guida della Juventus, dando un nuovo dispiacere al Napoli dopo il suo addio nel 2018 al quale ha fatto seguito, dopo un anno, l’approdo sulla panchina dei rivali più odiati dai campani.

DAL PARTICOLARE AL GENERALE – La finale di Coppa Italia può essere un punto di svolta per la Juventus in una stagione davvero strana. Non solo per l’epidemia di Covid-19, ma anche per lo “spread” che in questi mesi c’è stato tra le aspettative e le speranze da una parte, e la resa empirica dall’altra. Per sintetizzare quest’annata bianconera dal finale tutto da scrivere, basterebbe la semifinale di ritorno contro il Milan: i bianconeri schierano una formazione di altissimo livello, deludono tanto, ma ottengono l’obiettivo soffrendo oltre il dovuto. Come contro i rossoneri, quasi tutto l’anno: sprazzi di bel gioco, ma tanti gol subiti, partite risolte in qualche modo “alla Allegri” nonostante la filosofia di Sarri preveda ben altro, ma tutto sommato prima dello stop al campionato la Juventus era in testa al campionato e la Supercoppa persa contro la Lazio non se la ricorda quasi più nessuno.

COMPITO DELICATO – Sarri sa che il primo compito al quale è chiamato è fare in modo che la finale contro il Napoli porti in dono alla Juventus la coppa. Gli azzurri sono sembrati in palla contro l’Inter e probabilmente, in una stagione altalenante, avranno più fame di alzare al cielo un trofeo. Ma per i bianconeri è arrivato il tempo, oltre che di vincere, anche di convincere. Sarri ha ancora tanti estimatori all’interno della tifoseria, ma c’è chi non è contento del suo operato: a lui il delicato compito. Per riuscire a vincere, la Juve non può prescindere da un Cristiano Ronaldo apparso davvero lontano parente di sé contro il Milan, al suo fianco ci sarà Dybala con cui va affinata ancora l’intesa. Il vero problema, però, è a centrocampo: Pjanic è quasi un separato in casa e ormai il regista è Bentancur. Per questo motivo salgono le quotazione di Khedira con Matuidi intoccabile per dare equilibrio. Equilibrio, tasso tecnico, ambizione: sono tante le parole chiave per questa finale contro il Napoli che per la Juventus è un primo snodo fondamentale per questo rush finale.

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