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Volley, Chris Voth: “Sono gay”. E rimane tre mesi senza squadra

Pallone da volley

Christopher Voth ha voluto confidarsi pubblicamente, ma le sue dichiarazioni hanno lasciato evidenti strascichi. Nel 2014, lo schiacciatore canadese, protagonista anche con la maglia della Nazionale, ha riconosciuto pubblicamente la propria omosessualità e la semplice confidenza gli è costata cara.

Sarebbe infatti questa la ragione per la quale un club del suo Paese (non si sa quale) non avrebbe voluto firmare il contratto con l’atleta, reduce da un’esperienza all’estero, nel massimo campionato olandese.

Essendo stato escluso, Voth è stato costretto a  svolgere degli allenamenti personalizzati presso il Centro di Gatineu, in Quebec, in compagnia di altri colleghi temporaneamente senza contratto.

Ma dopo tre mesi, ecco arrivare il lieto fine: il Lakkapaa Rovaniemi, società che milita nel campionato finlandese, si è interessata a lui e sembra intenzionata a farlo debuttare a breve.

“Sto lavorando duramente grazie all’aiuto della Federazione e sono pronto a testare le mie capacità in un altro Paese e in un miglior campionato – ha dichiarato Voth – Ringrazio profondamente la Federazione, è stata incredibile e di grande supporto. Ci son stati giorni in cui non riuscivo a veder la luce in fondo al tunnel. Poi ho appreso la notizia del Lakkapaa, mi hanno immediatamente formulato un’offerta. È stato davvero emozionante”.

 

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