Le Nazionali di scherma tornano ad allenarsi. A partire dal 15 giugno, nei Centri di Preparazione olimpica di Roma, Tirrenia e Formia, avrà inizio il primo collegiale post-Covid. Gli atleti di sciabola, fioretto, spada e scherma paralimpica dovranno però rispettare le rigide norme di sicurezza: stanze singole, distanziamento, mascherina nelle aree comuni e niente assalti. La prima squadra a fare ritorno in pedana sarà quella della sciabola femminile, che si riunirà dal 15 al 19 giugno nel Centro dell’Acqua Acetosa di Roma, mentre dal 22 al 26 giugno sarà la volta della Nazionale di sciabola maschile. “Le Nazionali sono il vertice di un intero movimento schermistico che riparte e devono essere d’esempio” racconta il Ct della Nazionale azzurra di sciabola, Giovanni Sirovich.
“Si tratta di ritiri che assumono un valore elevato in termini di importanza, perché rappresentano l’occasione per ritrovarsi come squadra e come gruppo. La ripresa dell’attività agonistica internazionale è ancora lontana ma sarà importante non perdere il ritmo e farsi trovare costantemente pronti. In tal senso effettueremo dei test fisici per valutare lo stato di forma che, comunque, so essere buono per l’intero gruppo avendo seguito in questi mesi passo passo le attività dei singoli” aggiunge Sirovich.
Nel Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia si raduneranno tra il 21 giugno ed il 3 luglio le Nazionali di fioretto, prima gli uomini e poi (dal 28 giugno) le donne. Lo stesso centro, a partire dal 6 luglio, ospiterà anche gli azzurri della scherma paralimpica, guidati dai Ct Marco Ciari, Simone Vanni e Francesco Martitelli. “Sin dal primo giorno di lockdown abbiamo atteso questo ritiro” racconta il CT azzurro Andrea Cipressa, “coi ragazzi siamo stati costantemente in contatto attraverso i mezzi tecnologici, ma avvertivo e continuo ad avvertire la voglia di tornare ad essere squadra e gruppo. Ritrovarsi è anche un segnale importante, in vista del ritorno ai ritmi normali che saranno cadenzati dal calendario nazionale e soprattutto da quello internazionale. Assieme allo staff tecnico ed ai preparatori atletici, abbiamo stilato un programma che prevedrà non solo i test fisici utili ad accertare le condizioni dei singoli, ma anche delle sedute di preparazione atletica e delle lezioni tecniche“. “I numeri dei convocati e dei relativi tecnici, preparatori e staff sanitario sono stati definiti proprio per permettere a ciascun atleta di avere dal ritiro la massima resa” spiega Cipressa, “personalmente non vedo l’ora di riprendere a stare coi ragazzi, nel rispetto delle norme e delle disposizioni!“.
Formia sarà invece il luogo di ritrovo delle Nazionali di spada, con i gruppi maschile e femminile che si alterneranno a partire dal 22 giugno. “Non credo sia mai successo che una Nazionale non si incontrasse per un periodo così lungo” afferma il Ct della spada azzurra, Sandro Cuomo, “in questi mesi abbiamo fatto tutto il possibile per rimanere in contatto sia sul piano umano che ovviamente anche su quello tecnico. Sicuramente abbiamo avuto l’opportunità di testare e sperimentare sistemi di comunicazione che possono essere utili anche in futuro per delle attività quali ad esempio la video analisi. Adesso sono iniziati anche i CAF in videoconferenza e credo possa essere definita come un’esperienza utile e fruttuosa“. “Nulla però può sostituire il contatto, le lezioni fisiche e la socialità” ammette Cuomo, “ecco perché questi ritiri segnano una tappa importante: saranno utili a continuare a porre l’attenzione sugli obiettivi, a non abbassare la guardia ed a ritrovarci come squadra. Non potremo fare assalti, ma abbiamo definito dei programmi di allenamento che serviranno a riprendere le fila di un discorso interrotto e che, invece, ci porterà lontano“.