“In campo è calcio vero? Si nota un po’ meno durezza nei contrasti: come se ci fosse più rispetto per l’avversario. Non penso sia paura del contagio, altrimenti meglio stare a casa. Vale anche per noi: non si può mica fare la telecronaca con la mascherina” ha sottolineato il telecronista. Caressa ha parlato anche di quale sarà l’andamento dei match: “Senza proteste si allunga il tempo di gioco effettivo, i 5 cambi saranno fondamentali per tenere alto il ritmo. Chi partirà forte viaggerà sull’abbrivio. Sarà favorito chi sarà più in forma o farà girare di più la palla“.
Nonostante le difficoltà degli ultimi mesi, Caressa ha sempre avuto fiducia che il campionato riprendesse: “Era impossibile non ripartire. Il calcio è un comparto industriale e un elemento portante per la nostra immagine. Che danno sarebbe stato per il turismo far percepire un Paese ancora malato? In Francia c’è il caos e le squadre giocheranno le coppe dopo 5 mesi di stop“. “Da noi il presidente Figc Gravina non ha mai forzato la mano, ha cercato il dialogo col ministero dello Sport ed è riuscito a smuovere la situazione” ha concluso il telecronista.