Calcio

Figc: “In caso di violazione norme anti Covid-19 squadre rischiano esclusione”

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Quest’oggi a Roma si è tenuto il Consiglio Federale della Figc, che ha stabilito tutti i criteri e le modalità per la ripresa dei tre campionati professionistici italiani e le relative promozioni e retrocessioni. Tra i diversi punti all’ordine del giorno c’è stato anche la questione del rispetto dei protocolli sanitari da parte di tutte le società che torneranno in campo e di tutti gli addetti ai lavori che saranno coinvolti durante le partite.

La Figc, attraverso una nota, ha comunicato che le società che non rispetteranno le norme anti-Covid-19, in caso di violazione a carico della società responsabile, si applicheranno a seconda della sua gravità, le sanzioni che vanno dall’ammenda all’esclusione dal campionato: Le società professionistiche sono tenute all’osservanza dei Protocolli Sanitari finalizzati al contenimento dell’emergenza epidemiologia da COVID-19 emanati dalla FIGC e validati dalle Autorità sanitarie e governative competenti. In caso di violazione, a carico della società responsabile si applicano, a seconda della sua gravità, le sanzioni di cui all’art. 8, comma 1, lett. b), c), g), h) e i) del C.G.S. della FIGC (dall’ammenda all’esclusione dal campionato). La gravità della violazione è valutata in funzione del rischio per la salute dei calciatori, degli staff, degli arbitri e di tutti gli addetti ai lavori esposti al contagio da COVID-19, nonché dell’accertata volontà di alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione. La norma si applica ai fatti commessi nella stagione sportiva 2019/2020. Nel contempo, il Consiglio ha integrato l’organico della Procura Federale con 31 nuovi collaboratori proprio per rafforzare il pool ispettivo con professionalità esperte in materie medico-sanitarie”.

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