“Usate la vostra voce, non importa se la vostra piattaforma è grande o ridotta. Come ha detto Martin Luther King, il silenzio delle persone buone è peggio della brutalità delle persone cattive. Non state in silenzio” è l’invito della promessa del tennis mondiale, “se scegliete di stare in silenzio, scegliete di stare con chi vi opprime“. “Ho sentito qualcuno dire nei giorni scorsi ‘non è un mio problema’. Allora voglio dirvi questo: se ascoltate la musica afroamericana, vi piace la cultura afroamericana e avete amici neri è anche la vostra lotta” ha aggiunto Gauff.
“Se siete tra queste persone, ma dite che non vi importa ciò che è capitato a George Floyd, questo non ha alcun senso. Io chiedo che ci sia un cambiamento ora, è triste che sia dovuta morire un’altra persona nera per far capitare questo” sottolinea Gauff in conclusione, “dobbiamo capire che andiamo avanti così da tanti anni. Non è solo George Floyd. Avevo otto anni quando Trayvon Martin è stato ucciso e mi spezza il cuore essere qui a sedici anni chiedendo che cambi qualcosa“.