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Calcio femminile, i medici sociali bocciano un’eventuale ripresa della stagione

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Quest’oggi sulla pagina Facebook Assist-Associazione Nazionale Atlete è stato pubblicato un messaggio indirizzato al presidente della Figc, Gabriele Gravina: “I medici sociali dei club iscritti al Campionato di Calcio di Serie A Femminile, in data odierna si sono riuniti in teleconferenza e hanno attentamente valutato il protocollo diffuso dalla Figc ‘Indicazioni per la ripresa degli Allenamenti delle Squadre di Calcio di Serie A femminile’ volto alla tutela dal contagio di giocatrici e staff in previsione della ripresa degli allenamenti collettivi e di una eventuale ripartenza del campionato 2019-20. E’ stato è stato rilevato che il protocollo non risulta in concreto applicabile da parte dei sottoscritti medici sociali – che operano all’interno di club mediamente afferenti ad aree sanitarie di alto livello professionale ma non organizzate secondo criteri professionistici – senza determinare verisimili fattori di elevato rischio in caso di contagio che colpisca elementi della rosa, dello staff tecnico e dello staff di supporto alle attività che si svolgono durante gli allenamenti di gruppo”.

Nella nota viene chiaramente spiegata la posizione presa dai medici riguardo un eventuale ripartenza: “Le criticità sono correlate non solo alla corretta applicazione del protocollo, ma anche alla tutela dell’integrità psico-fisica delle giocatrici essendo trascorsi ormai tre mesi senza allenamenti individuali e di gruppo sul campo, le atlete a parere dei sottoscritti non sono attualmente in grado di riprendere le attività agonistiche (soprattutto in condizioni ambientali sfavorevoli a causa della stagione calda). Secondo i medici occorreranno dalle 4 alle 6 settimane per riportare le giocatrici ad una condizione psico-fisica accettabile, fermo restando il rischio di infortuni anche di grave entità durante la fase di preparazione che segue a un periodo di stop così prolungato. I medici sociali ritengono pertanto ineludibile la chiusura del campionato 2019-20. Ciò consentirà ai rispettivi club di organizzare l’area sanitaria e le strutture logistiche, per la stagione 2020-21, in conformità alle nuove direttive imposte dalla pandemia. Certi di un accoglimento della richiesta, a tutela della calciatrici e degli staff aggregati, i medici sociali restano in attesa di una delibera sul punto da parte del Consiglio Federale”.

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