Caballero, portiere del Chelsea che di recente ha rinnovato il suo contratto per un altro anno, è tornato a parlare del Mondiale in Russia, perso nella sfida contro la Croazia a causa di un suo errore: “Ricordo bene l’errore che ha portato al gol della Croazia. Io quel pallone l’ho alzato per rilanciarlo ma ho colpito il terreno. La palla ha preso uno strano effetto e poi Rebic ha segnato. Tutti pensavano che volessi saltarlo, ma non era così: volevo sollevare il pallone e lanciarlo il più lontano possibile in modo da ribaltare l’azione ed eludere il pressing”. L’estremo difensore argentino racconta dei giorni successivi a quella terribile notte: “Mi sarebbe piaciuto avere un’altra possibilità ma non è successo. Ho capito e accettato la decisione del CT che ha scelto Armani che è comunque un portiere di grandissimo livello. Il giorno dopo l’errore, però, mi hanno chiamato praticamente da tutto il mondo. Non è stato bello. Sono arrivati insulti e qualcuno mi ha anche minacciato di morte. Ciò mi ha portato a riflettere molto sulla mia famiglia e sul mio futuro professionale. Ho deciso che un giorno, potrei anche tornare in Argentina, ma lo farei solo per vivere, non certo per giocare”.
Chelsea, Caballero ricorda il Mondiale in Russia: “Subito dopo mi hanno minacciato di morte”
Willy Caballero - Foto EggHead06 - CC-BY-SA-4.0