Dopo giorni piuttosto bui, anche i vertici della Premier League iniziano a vedere la luce. L’ottimismo filtra dalle parole di Richard Masters, amministratore delegato del campionato inglese: “Abbiamo fatto il primo passo, sono fiducioso adesso e possiamo farcela – ha affermato ai microfoni di BBC Sports – Dobbiamo essere molto flessibili e pronti a tutto, il modello Bundesliga è sicuramente da seguire ma intanto è già bello vedere i nostri giocatori impegnati negli allenamenti.”
Masters non ha voluto lanciarsi in ipotesi di date, ma nelle ultime ore sono in salita le quote di un riavvio della Premier il 12 giugno a circa tre mesi dallo stop arrivato il 13 marzo. Nelle prossime ore intanto dovrebbe arrivare l’ok del Governo per gli allenamenti collettivi: “Se non fossimo convinti di aver creato ambienti sicuri – spiega Masters – non avremmo dato il via libera nemmeno per le sedute individuali. Aspettiamo che ci siano le garanzie per i prossimi step.”
In ogni caso non tutto è oro quel che luccica, dal momento che diversi giocatori sono a dir poco scettici sulla ripresa della stagione. E’ il caso di N’Golo Kante del Chelsea, che continua a lavorare a casa, o del capitano del Watford Troy Deeney che non intende tornare ad allenarsi per proteggere la propria famiglia e la figlia di pochi mesi. Altri nodi da sciogliere la possibilità di bloccare le retrocessioni in caso di un accorciamento del campionato: “La FA non è d’accordo su questo? Non posso parlare per loro – dice Masters – noi dobbiamo ancora discuterne con tutti i club. Inutile parlarne fin quando non ci sarà una decisione collettiva, una riduzione delle partite potrebbe comunque essere una possibilità se ce ne fosse bisogno.”