Mattia Maestri, 38enne di Codogno, che verso la fine di maggio è diventato noto in tutta Italia per essere il paziente 1 di COVID-19, ha deciso di rilasciare un’intervista a SportWeek in cui ha spiegato di non aver provato fastidio per essere stato identificato come il primo contagiato dal virus, anche se, in seguito, è venuto fuori che in realtà i contagi sarebbero iniziati molto tempo prima del 21 febbraio, ma ciò che lo ha seccato è stato ben altro: “L’etichetta di Paziente 1 non mi è mai pesata, le bugie sì. La cena con un cinese, le due maratone in una settimana: tutto falso. Mi è pesata la popolarità che ne è conseguita, devo continuamente respingere le richieste di interviste o di ospitate televisive”. Inoltre, recentemente Mattia ha rivelato di essere tornato a correre con i compagni del Gruppo Podistico Codogno ’82, ai quali ha voluto mandare un messaggio per ringraziarli della loro vicinanza durante quel periodo difficile: “Nel periodo del mio ricovero hanno sostenuto la mia famiglia. Si sono anche iscritti ai social per difendermi”.